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COMO, ITALY - SEPTEMBER 09: Joao Mario looks on during the FC Internazionale training session at the club's training ground at Appiano Gentile on September 9, 2016 in Como, Italy. (Photo by Claudio Villa - Inter/Inter via Getty Images)
La Gazzetta dello Sport dedica un approfondimento ai volti nuovi della serie A che potrebbero cambiare volto alle squadre in cui sono arrivati. Quasi come un trattamento di bellezza. E se la Juventus è ancora più bella dopo questo mercato, anche l’Inter non scherza. Direte: ci voleva poco a migliorare quel volto brutto e corrucciato visto nelle
prime due partite. Verissimo, però Joao Mario è un elemento che, se ben miscelato con gli altri, può cambiare la
fisionomia dell’intera squadra.
De Boer all'opera - Quello di Frank De Boer è un lavoro piuttosto complicato. L’Inter, che ha sposato poco prima
di Ferragosto, non è la donna dei suoi sogni. Si tratta di cambiarne il carattere e, possibilmente, i connotati.
Joao Mario è adatto a trasmettere quell’armonia di cui tanto ha bisogno la manovra della squadra, ma non c’è trattamento estetico che possa fare miracoli. Certo, il portoghese garantisce tecnica in un settore, il centrocampo, dove la grinta è sempre stata preferita all’eleganza, però è tutto il gruppo a dover fare un salto di qualità. Se Joao
Mario, perlomeno quello ammirato all’Europeo, garantisce geometrie, lanci e tocchi raffinati, è dagli altri, cioè dai Perisic, dai Candreva, dagli Icardi, dai Banega che ci si deve aspettare di più.
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