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Carlo Laudisa nell'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport si interroga sugli scenari possibili con i grandi investimenti cinesi nel calcio.
"Un anno fa l’Inter aveva ottenuto il sì di Ezequiel Lavezzi proponendogli un triennale da 3 milioni netti a stagione: sembrava già un ingaggio importante. Invece arrivò il rilancio cinese con un biennale da oltre 15 milioni all’anno e tutto andò come sappiamo. In queste ore la storia si sta ripetendo in casa Juve. Marotta aveva in mano Witsel con un ingaggio da 4 milioni annui, il belga sta prendendo la via della seta per un’offerta quantomeno tripla. Allo stupore generale per queste follie orientali nei mesi scorsi, è seguita una sorta di assuefazione. Anche perché affare dopo affare le cifre sono cresciute in maniera esponenziale", ha rivelato il giornalista.
Laudisa, però, poi sottolinea come in realtà i grandi calciatori preferiscano ancora giocare in campionati di primo livello: "L’ambizioso programma del presidente cinese Xi Jinping, invece, propone uno scenario inedito. Se il pallone diventa la passione principale del miliardo e passa di suoi connazionali, i contorni economici del calcio mondiale si allargherebbero a dismisura. Con benefici per tutti, anche per noi. Gli ultimi avvenimenti evidentemente determinano un’ulteriore psicosi: se ci portano via i migliori, a noi restano gli scarti? Su questo punto è presto per fare una disamina. La realtà è che le star preferiscono confrontarsi nei campionati che contano. Per ora le valigie le fanno le nostre seconde scelte. Immaginare il contrario, per ora, è azzardato. Lo stesso Witsel rappresentava un’opportunità a parametro zero, non era certo in cima alla lista dei desideri".
(Fonte: La Gazzetta dello Sport)
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