Il comunicato di ieri, fatto dall'Inter ha, di fatto, responsabilizzato i giocatori mentre un discorso a parte merita Stefano Pioli di cui viene tessuto l’elogio umano e professionale, salvo sviare sul tema legato al futuro. La fiducia è legata a stima sincera, ma anche all’esigenza di mettere la squadra davanti alle proprie responsabilità. Al di là della probabile epurazione di chi in campo non ha dimostrato di avere capito cosa rappresenti la maglia nerazzurra, Pioli infatti a questo punto non è più spendibile per la prossima stagione. Neanche se arrivasse come dirigente e «tutor» un uomo di carisma e provata fede interista come Lele Oriali. E’ caccia ad Antonio Conte e Diego Simeone, difficili ma non impossibili da prendere. C’è un’offerta monstre da 11 milioni a stagione per 5 anni, con carta bianca sulle decisioni tecniche. Se entrambi scegliessero di proseguire con i propri club — una risposta arriverà entro venti giorni — il profilo in pole è quello di Luciano Spalletti. Il toscano, con il cui entourage c’è già stato un contatto, a giugno lascerà la Roma, conosce il nostro calcio e ha il polso per gestire uno spogliatoio di primedonne. Alternative? Jardim (Monaco) in primis. A seguire Sampaoli, Marco Silva e Marcelino. Ma ora ci sono un ritiro, una faccia da salvare e un’Europa da prendere. Anche dalla porta di servizio.
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GdS – L’Inter rinnova la fiducia a Pioli ma il suo destino è segnato. Ora caccia a…
Il comunicato di ieri, fatto dall'Inter ha, di fatto, responsabilizzato i giocatori mentre un discorso a parte merita Stefano Pioli
(Gazzetta dello Sport)
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