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"Quattro pareggi nelle ultime cinque uscite tengono l’Inter lontana da sicurezze di Champions. I conti di giornata si faranno oggi o anche domani sera, dopo Milan-Bologna, però l’intramontabile tendenza a complicarsi la vita accompagna fino in fondo anche questa stagione nerazzurra". Apre così l'articolo de La Gazzetta dello Sport in merito allo 0-0 di Udine che complica i piani dell'Inter in ottica Champions League. Un'Inter apparsa piuttosto lenta e impacciata che si consola con il 16° clean sheet di Handanovic, record della stagione 2018-2019 e"unica consolazione in una serata umida e priva di passione".
I MOTIVI - "Spalletti cambia tre volte trequartista: prima Nainggolan, poi Lautaro, poi Keita in condominio con Perisic. Ma la scintilla non diventa mai incendio. L’allenatore riveste lcardi con la tuta da panchinaro; sceglie Martinez al via, continuando l’alternanza e non la convivenza come soluzione migliore per l’attacco. Poi però manda in campo l’ex capitano; reclama un rigore (tocco di De Maio), non arriva alla conclusione come il compagno. Il Toro potrebbe inorgoglire il tecnico già a metà primo tempo, ma a porta vuota non salta abbastanza per toccare in rete di testa. Poi Musso gli devia un tiro da fuori, ma troppe volte arriva un secondo in ritardo sui servizi all’indietro. Un rimorchio che non capisce l’attimo. Senza Vecino, Borja Valero è il secondo palleggiatore al fianco di Brozovic. C’è un guadagno in qualità e una perdita in robustezza. Il doppio regista fa spostare le pedine a Tudor, che parte a 3-4-2-1 (5-4-1 senza palla) ma al quarto d’ora vira sul 3-5-2 (5-3-1-1) alzando Pussetto, che in fase difensiva si attacca a chi fa sgorgare l’azione dal basso, mentre De Paul diventa tuttocampista, da mediano a trequartista, con incursioni libere e aiuto ai centrali. Finché ha fiato, è tra i migliori. L’Inter ha maggior possesso, ma è priva di rapidità e idee non scontate per cogliere impreparata la difesa altrui; non riesce a costruire una superiorità o spezzettare la linea bianconera. Le occasioni dunque arrivano soltanto dalle punizione laterali o con i tiri da fuori. Oltre a quella di Martinez, anche una botta di Nainggolan fa volare Musso; quasi uguale, ma con tacco di De Vrij sulla sassata del Ninja, è la chance che permette il prodigio al portiere. Che gran riflesso. L’Inter tira anche 9 corner, con 264 è prima in campionato: ma non raccoglie gioie", analizza La Gazzetta dello Sport.
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