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Alla Gazzetta dello Sport, l'attore comico e tifoso interista Paolo Rossi, pubblica una lettera aperta al nuovo presidente dell'Inter, Thohir:
"Ricordo che proprio in contemporanea alla finale di Champions di Madrid, avevo uno spettacolo. Lo anticipai per permettere a tutti di vedere la partita, in realtà anche io mi sentivo molto coinvolto. Guardai la partita da una piccola tv posta nel camerino, per gentile concessione dell'organizzazione, poi andai da solo in Duomo. Fu bellissimo vedere ragazzini di 17/18 anni festeggiare, io stavo aspettando da quasi 40 anni. Al mattino seguente mi svegliai di soprassalto, stavo per dimenticare una promessa fatta a mia madre poco tempo prima che morisse: mi aveva chiesto di portarle un ricordo dell'Inter al cimitero, nel caso i nerazzurri avessero vinto la Champions. Uscito frettolosamente dal letto andai verso il centro, alla ricerca di qualche botteghino aperto per poter comprare un cimelio. Un ragazzo da lontano mi riconobbe e venne ad urlarmi: "Campioni - campioni - campioni." gli chiesi se avesse visto qualche negozio aperto e gli spiegai la circostanza, lui senza pensarci si sfilò la sciarpa dal collo e mi disse: "questa è stata a Madrid, sono appena tornato. E' tua." Andai al cimitero nascondendo la sciarpa dietro a un mazzo di margherite, arrivato sulla tomba la legai alla sua foto e nel voltarmi mi accorsi che anche altre persone avevano promesse da mantenere. Un signore stava applicando una bandiera e poco più lontano, c'era una riproduzione gonfiabile della Champions che volava a mezz'aria, legata ad un'ala di un angelo. Quella per me rimane la massima espressione di calcio romantico. Questa storia Moratti la conosce già, spero la legga anche Thohir per capire cosa significhi essere interista."
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