Ha collezionato soltanto 115 minuti, tutti da subentrante, ma tanto è bastato a Eder per conquistare la palma di giocatore più «scorretto» della A fra quelli che hanno giocato almeno 90 minuti, con tre ammonizioni, una ogni 38' minuti. A riportare il dato è l'edizione odierna della Gazzetta dello Sport, che però sottolinea: "La verità è che quei gialli sono la sublimazione dell’uomo squadra, finito sul tabellino dalla porta sbagliata per frenare pericolose ripartenze avversarie causate dall’errore di un compagno. E’ successo, ovviamente nel finale, sull’1-1 a Bologna contro Mbaye, nel derby (Locatelli) e contro la Samp (Praet) per evitare un beffardo 3-3. Nessuna cattiveria (lui non ne sarebbe capace), si chiamano falli tattici. Ma in questo caso valevano quasi un gol".
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GdS – Paradosso Eder, è il più «cattivo» della Serie A, ma serve a far vincere l’Inter
I tre cartellini gialli portati a casa dall'attaccante valgono quasi quanto altrettanti gol
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