Luciano Spalletti ha avuto il grande merito di restituire fiducia ad elementi della rosa dell'Inter che sembravano poterla riacquistare soltanto lasciando Appiano Gentile. Da Brozovic a Ranocchia, senza tralasciare Gagliardini, rivitalizzato dal tecnico toscano, che avrebbe voluto continuare a lavorare anche con chi però ha deciso di alzare bandiera bianca e fare le valigie: "Detto che il merito è anche dei giocatori - scrive la Gazzetta dello Sport -, dello staff tecnico e atletico e della società che in estate si è compattata attorno ad un organigramma più italiano e funzionale, Spalletti ci crede al punto che ha già annunciato l’imminente palcoscenico pure per Cancelo e Dalbert («Quasi ci siamo, dovevano prima capire alcune cosine») e non avrebbe voluto cedere nemmeno Kondogbia, Medel e Murillo. Nei due ora al Valencia vedeva altre pepite nascoste, mentre il cileno lo vedeva addirittura trequartista assaltatore (ipse dixit). L’avesse pensato un altro, sarebbe parsa un’eresia".
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GdS – Per Spalletti pepite nascoste in Kondo e Murillo. Medel? Lo vedeva trequartista
Il tecnico avrebbe voluto lavorare anche con chi è andato via
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