Il nuovo allenatore dell'Inter non avrà un compito facile, per lui tanti nodi da sciogliere come il recupero di Kondogbia e Gabigol. Per la Gazzetta dello Sport, Stefano Pioli dovrà lavorare su 7 punti:
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GdS – Pioli ha sette nodi da sciogliere: dal recupero di Kondogbia a…
Il nuovo allenatore dell'Inter non avrà un compito facile, per lui tanti nodi da sciogliere come il recupero di Kondogbia e Gabigol
Condizione atletica: L’intervento più importante va fatto sul piano fisico. La squadra è reduce da un’estate complicatissima: tournée americana studiata male, poi il traumatico addio di Mancini, quindi l’avvento di De Boer a pochi giorni dall’inizio del campionato, con una filosofia di lavoro lontana dalla mentalità italiana e oltretutto mai metabolizzata dal gruppo. Oggi l’Inter sembra durare non più di un’ora, e raramente mostra brillantezza. Per questi motivi non è da escludere che la partenza per Marbella venga anticipata al 30 dicembre.
Fattore psicologico: Va immediatamente rimossa la cappa di pessimismo che da un po’ di tempo avvolge i nerazzurri, servono certezze, soprattutto sul campo. Pioli ha serenità e conoscenze tattiche adatte a riportare la giusta normalità in un ambiente scosso. Dalla sua, l’ex tecnico della Lazio avrà l’appoggio totale dello spogliatoio: non è un segreto che i giocatori spingessero un po' tutti per la soluzione italiana.
Fase difensiva: l'inter vista fino adesso, ha sempre mostrato poco equilibrio in campo, incapace di muoversi senza palla, traballante dietro: in 16 gare ufficiali, solo tre volte Handanovic è uscito imbattuto. Va sistemata in particolare la fase difensiva, che passa anche attraverso le giuste distanze fra i reparti.
Nodo Banega: Sia il 433 che il 4231 di De Boer hanno «bocciato» Banega, forse l'argentino ha sofferto la fisicità del calcio italiano. Quasi mai l’Inter ha per esempio dimostrato di poter reggere la contemporanea presenza in campo dell’argentino e di Joao Mario. L’impressione è che Banega qui da noi possa rendere al top solo come trequartista in un rombo, sistema che però metterebbe in discussione le posizioni di Candreva e Perisic.
Kondogbia e Gabigol: Va recuperato Kondogbia. Appena 325’ giocati in questa stagione da un ragazzo pagato 35 milioni poco più di un anno fa. L’investimento va protetto, anche perché in Francia, nel Monaco, il 23enne di Nemours aveva mostrato lampi da giocatore importante. Il materiale su cui lavorare è buonissimo: una bella scommessa per Pioli, che allo stesso tempo avrà il compito di pesare definitivamente il talento di Gabriel Barbosa, accolto, pagato e presentato come una star, ma utilizzato appena 21’.
Caso Candreva: Ai tempi della Lazio, Pioli di fatto negò la fascia da capitano a Candreva, preferendo come leader Biglia. Ci rimase male l’azzurro (rifiutò pure il ruolo di vice). Sarà tensione ad Appiano? Magari un pizzico di imbarazzo, per entrambi l’Inter è comunque l’occasione della vita e difficilmente rovineranno questa occasione per tensioni passate e superabili.
Icardi-dipendenza: Mauro Icardi ha segnato 11 delle 19 reti dell’Inter, e in tre occasioni ha servito l’assist decisivo. E’ una dipendenza quasi totale, inaccettabile per una squadra che punta al vertice. Qui vanno trovate soluzioni alternative in attacco, a maggior ragione dopo l’infortunio di Palacio: Eder a parte, è probabilmente il caso di rilanciare Jovetic. Il mercato è lontano...
(Gazzetta dello Sport)
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