Tra i giocatori entrati nel mirino dell'Inter c'è anche il centrocampista del Milan Kessie. Il rossonero potrebbero rientrare in uno scambio di prestiti che porterebbe Politano alla corte di Pioli. Questo il profilo di Kessie secondo La Gazzetta dello Sport:
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Inter, la Gds presenta Kessie: “Le mezze misure non le contempla. Sempre al centro di…”
Il centrocampista del Milan Kessie è entrato nei piani dell'Inter e potrebbe essere scambiato con Politano in questa finestra di mercato
"Le mezze misure non sono contemplate, Franck Kessie non è solito passare inosservato. Grandi impatti o grandi disastri, sempre al centro della scena. I suoi primi passi in Serie A con l’Atalanta erano stati quelli di un gigante: doppietta all’esordio, altri due gol nelle seguenti due gare. Capocannoniere dopo tre giornate, lui che doveva essere un centrocampista di quantità, lui che appena arrivato in Italia veniva utilizzato come difensore centrale. Grandi impatti, quindi, ma anche grandi disastri, come quella lite con Biglia nel derby in diretta tivù, una furia ceca che in panchina non si vedeva dagli schiaffi di Delio Rossi a Ljajic.
Kessie allora si infuriò per un cambio di Gattuso (cosa di per sé già poco raccomandabile) e poi si scatenò con Biglia che in malo modo gli aveva detto di stare calmo. I due furono costretti a scuse pubbliche, multati e si mostrarono contriti e consapevoli dei propri errori. Franck però un mese dopo finì in un altro caso, quando mostrò con Bakayoko la maglia di Acerbi a mo’ di sfottò, dopo una vittoria sulla Lazio".
CARATTERE - "Non è esattamente il tipo che sa nascondersi in mezzo al gruppo e fare il suo compitino. Antonio Conte, nel caso, per renderlo un «soldato» e un ingranaggio dovrà superare sé stesso. Chi gli vuole bene racconta il suo impegno per gli orfani della Costa d’Avorio (lui stesso ha perso presto il padre, quando aveva 11 anni).
E’ un buono, dicono, ma spesso un po’ troppo impulsivo e un po’ poco riflessivo. Del resto anche il suo quarto gol in A, alla terza giornata del 2016-17, fu un rigore «scippato» ai designati Paloschi e Papu Gomez. Era giovane, 19 anni, era inesperto e ancora più irruento di oggi. In campo la straripante forza fisica è la prima cosa che salta agli occhi. George Atangana, il suo storico agente, ne rimase folgorato in 20’ al Mondiale Under 17 e quando Franck approdò in Italia aveva già 5 presenze in nazionale maggiore all’attivo (aveva colpito anche lì). L’Atalanta lo aveva inizialmente inserito nella squadra Primavera, prima di mandarlo in presto al Cesena, dove il tecnico Drago iniziò a spostarlo a centrocampo. In quella squadra, peraltro, Kessie giocò con uno decisamente più piccolino, ma che avrebbe ugualmente fatto strada, seppur per vie più tortuose: Stefano Sensi".
GASPERINI - "Tornato a Bergamo dopo un anno di B il 3-5-2 di Gasperini lo esaltò a Bergamo: nel calcio fatto spesso di duelli uno contro uno del tecnico della Dea l’ivoriano non ne perdeva uno, anzi sapeva inserirsi con costanza in zona gol. Interno di centrocampo e classico centrocampista «box to box», nel centrocampo di Conte potrebbe aggiungere quella fisicità e quel cambio di passo che mancano nella rosa interista. Gagliardini ha fisico, ma fatica ad alzare i giri del motore, Barella ha ritmo, pressing e garra, ma non miuscoli e centimetri per fare davvero a sportellate (anche se i cartellini parlano di un’irruenza anche eccessiva).
Il rendimento in campo dell’ivoriano, anche nella tappa al Milan, non è mai stato davvero deludente. Sono le intemperanze comportamentali, oltre alla possibilità di fare cassa, ad averlo fatto finire in più di una occasione in discorsi di mercato. Kessie fu il primo colpo del Milan cinese, pagato 28 milioni beffando la Roma che sembrava vicina a chiudere il colpo. Nel primo anno da rossonero fece il saluto militare (con cui festeggia i gol in onore del padre, prima calciatore, poi appunto militare) cinque volte, nell’ultimo sette. Per Gattuso, che lo ha sempre considerato un pilastro del suo Milan «ha sette-otto reti nelle gambe, è più forte di me»", aggiunge Gazzetta.
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