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In occasione dell'assemblea dei club di Serie A, il presidente di Lega Paolo Dal Pino, ha rivelato alle società presenti i contenuti di un colloquio fra il premier Mario Draghi e il numero uno della Federcalcio, Gabriele Gravina. Un invito a fare riflessioni sulla situazione pandemica e sulla possibilità che il calcio possa studiare delle misure di contenimento, senza pressioni dall’esterno, ma decidendo in autonomia. La Gazzetta dello Sport rivela alcuni retroscena dell'assemblea di Lega:
"In ogni caso, i club hanno fatto i conti con alcune ipotesi per dare un «segnale». La possibilità di rinviare i prossimi due turni di campionato. L’idea di un’autoriduzione della capienza per evitare il pericolo di porte chiuse. Ma la Lega di Serie A ha detto no ribadendo la fiducia di andare avanti per evitare che il fortino del calendario sia preso dall’assalto dei recuperi da collocare in un’agenda già affollatissima di partite".
La speranza è che il nuovo protocollo approvato dalla Lega possa scongiurare nuove partite a rischio, mentre c'è anche l'idea di seguire il modello inglese:
"Il protocollo prevede che se hai 13 giocatori (fra cui un portiere), fra prima squadra e calciatori maggiorenni della Primavera, devi giocare senza se e senza ma. Il modello Premier League? Fissare requisiti certi per giocare, ma non demonizzare i rinvii in casi di forza maggiore. Anche perché c’è il tema della necessità di allargare le rose, con possibili nuovi obblighi contrattuali, a tutti coloro che sarebbero potenzialmente utilizzabili".
Ora si attende l'incontro dei prossimi giorni per completare il quadro e trovare una soluzione definitiva.
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