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Sulle colonne della Gazzetta dello Sport, emerge un quadro più intimo di Ivan Perisic forse intuibile, ma di certo sconosciuto ai più: quello di un ragazzo poco incline al sorriso, con un carattere spigoloso, che alla fine ha deciso di rompere con l'Inter e con l'ambiente nerazzurro, salvo poi doversi arrendere al muro innalzato da Zhang e dal club nerazzurro:
"Perisic è tipo ruvido, carattere spigoloso e poco malleabile. Pochi sorrisi, risposte un po’ così anche quando in conferenza stampa gli fai una domanda semplice semplice. Lo sanno pure i giudici del Tar, che recentemente hanno revocato un Daspo a un tifoso dopo una lite con il croato: il tifoso era stato provocato da Perisic. È Terribile come si conviene a uno che si chiama Ivan. Ma anche uno così può sbagliare i calcoli, scegliendo una tempistica fallimentare. Perché dall’altra parte trova in Zhang e in tutta la dirigenza dell’Inter un muro che non si sgretola. Nel braccio di ferro il croato è perdente, perché l’Arsenal che l’ha corteggiato spingendolo a rompere con l’Inter, è lo stesso club che vuole acquistarlo solo in prestito con diritto di riscatto, come si fa con un campioncino in erba e non con uno arrivato alla finale del Mondiale da protagonista. Non era amore vero, forse".
(Fonte: La Gazzetta dello Sport)
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