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Tre contro tutti. Real Madrid, Barcellona e Juventus non si arrendono e non rinunciano all'idea Superlega. Gli altri nove club, tra cui l'Inter, si sono ufficialmente arresi e hanno patteggiato con la Uefa. Se per i tre club ribelli si aprirà una battaglia legale con la Uefa, che vorrebbe imporre una squalifica di uno o due anni dalle coppe europee, per gli altri nove ci sono sanzioni economiche e di principio.
La Gazzetta dello Sport spiega: "Da giorni l’Uefa ha contatti informali con tutti i ribelli, oltre ad aver inviato una lettera nella quale chiedeva di rinunciare al progetto e impegnarsi con Nyon nella riforma del sistema (che qualche problema deve averlo, se ha portato a questo tentativo separatista). Sono stati facili i colloqui con le sei inglesi, le prime a far saltare il piano. Si sono quindi aggiunte Inter, Atletico Madrid e infine anche il Milan che, delle tre in bilico, sembrava la più propensa a mantenere il punto".
Dopo il patteggiamento, arrivano le dichiarazioni e le multe: " I club 1) accettano la natura vincolante degli Statuti Uefa; 2) riconoscono il metodo sportivo quale criterio per qualificarsi alle coppe; 3) ritornano nell’Eca che è l’unico organismo dei club riconosciuto dall’Uefa; 4) chiudono qualsiasi rapporto con la società della Superlega. Quindi dovranno mettere mano al portafoglio, donando collettivamente 15 milioni in beneficenza per bambini, giovani e il calcio amatoriale; perdendo il 5% dei premi Uefa annuali che saranno redistribuiti nel sistema; e infine, per evitare future “fughe in avanti”, accettando fin d’ora una multa di 100 milioni se giocheranno in un torneo non autorizzato o di 50 milioni se violeranno altri impegni della “Dichiarazione d’Impegno del club”. Dovranno rispettare i principi del memorandum d’intesa con l’Uefa del 2019. E saranno coinvolti nelle riforme post 2024, quando partirà la nuova Champions". Per United, City, Chelsea, Liverpool, Arsenal, Tottenham, Atletico, Milan e Inter il caso è chiuso.
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