GdS – Tra Inter e Napoli e sfida tra deluse. Questa sera saranno decisive…

Inter-Napoli ha contorni e sembianze da partitissima delle deluse. Forse qualcuno vincerà e si scoprirà meno deluso, forse la gara finirà in pareggio e il tasso di delusione resterà tale per tutti. I bilanci di Inter e Napoli fanno oggi registrare il segno meno e non c’è dubbio che il rosso peggiore vada messo in conto ai nerazzurri. Le due squadre sono a sviluppi laterali:  Candreva e Perisic da una parte, Callejon e Insigne dall’altra. Parliamo d’aperture alari di alto livello. La macro-differenza sta al centro dell’attacco. Da una parte Icardi, vero, anzi verissimo centravanti, e dall’altra Mertens, il nove più falso in circolazione, eppure capace fin qui di raggranellare 22 reti, appena due in meno di Maurito. Quanto a singoli, crediamo che questo della prima punta sarà il punto più caldo dell’incontro. Icardi interpreta il ruolo come impone la tradizione dell’attaccante potente e opportunista nel suo egoismo, Mertens l’ha stravolto con la diversità del brevilineo tecnico e inafferrabile. I difensori marcheranno altre differenze. Albiol e Koulibaly non sono coppia impermeabile a tutto, anzi; Miranda e Medel potrebbero patire la mancanza di riferimenti centrali, anche se il cileno ha il passo giusto per depotenziare la velocità di Mertens. In tema di gioco, meglio: di identità tecnico-tattica, la superiorità di partenza del Napoli è evidente. Difficile imporsi sulla rapidità di manovra sarriana, più facile intralciarne i flussi con l’aggressione alta, all’origine dell’azione. Traduzione: sporcare gli innumerevoli passagini di Jorginho, in apparenza innocui, in realtà vitali per avviare triangolazioni e verticalizzazioni di Sarri. All’Inter converrà speculare sulle ripartenze, aspettando l’onda giusta. La tattica del bravo surfista: filare via a pelo d’acqua e mai solleticare lo squalo predatore con improbabili faccia a faccia, per quanto coraggiosi.

(Gazzetta dello Sport)