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Dejan Stankovic e Thiago Motta hanno spiegato all’Inter come fare per ritrovarsi.
1) motivazioni: Dejan Stankovic è l'immagine perfetta di quello spirito agonista e guerriero che l'Inter sembrava aver smarrito al Bernabeu; ha trascinato la squadra con 3 gol, ma anche con recuperi difensivi e un’intensità mostruosa.2) qualità. Thiago Motta, assente dal 17 ottobre, è entrato al 22’ del secondo tempo con la partita aperta sul 3-2. Motta è quella qualità in mezzo al campo che sta mancando alla squadra di Benitez, quel giocatore in grado di dettare i tempi e che sa coniugare possesso palla a lanci improvvisie smarcanti, un regista dai piedi sopraffini che sa fare anche il lavoro sporco quando serve. Sneijder, finora maldestro e annoiato come un imbucato a una festa di estranei, ha trovato finalmente un interlocutore tecnico della stessa lingua, si è acceso e ha mandato in gol Stankovic. Forse non è un caso che, con Motta, l’Inter sia riuscita a dilagare (5-2) e a chiudere con un vantaggio superiore al gol di scarto, come una sola volta in questo torneo (Inter-Bari 4-0).
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