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G.Galli: “Inter cucita su misura di Mazzarri. La Fiorentina dovrà  stare attenta…”

Una gara pericolosa anche al dilà della pessima prestazione di campionato da cui è reduce l’ Inter. Secondo Giovanni Galli però le possibilità per la Fiorentina ci sono eccome, come affermato a Lady Radio: “Non mi fido dell’Inter,...

Francesco Parrone

Una gara pericolosa anche al dilà della pessima prestazione di campionato da cui è reduce l’ Inter. Secondo Giovanni Galli però le possibilità per la Fiorentina ci sono eccome, come affermato a Lady Radio“Non mi fido dell’Inter, è una squadra fatta da giocatori tosti, muscolari, con poca tecnica. E’ una squadra che diverte poco ma sono tutti calciatori cuciti apposta sul calcio che vuole fare Mazzarri. Fossi in Montella non considererei nemmeno la prestazione contro il Cagliari perché potresti illuderti di avere di fronte una squadra che non vale mentre invece ha giocatori importanti davanti, dietro è difficile fargli gol. A centrocampo al di là di Kovacic, o Hernanes, non ha tanta qualità ma più gente da battaglia. La Fiorentina dovrà stare attenta soprattutto alle ripartenze perché se ci sarà Palacio sarà pericolosissimo. Per i viola sarà l’inizio di un cammino diverso, con partite un po’ sfortunate e tutta una serie di infortuni. Questa potrebbe essere invece veramente la partita della svolta anche se purtroppo, come al solito, la Fiorentina non potrà schierare la sua formazione migliore. Prendendo spunto da quello che è successo domenica scorsa contro il Cagliari, l’Inter soffre molto nelle coperture sugli esterni offensivi: per questo potrebbe essere l’ideale attaccarli con Cuadrado e Bernardeschi che partono ai lati di Babacar, un po’ a imitazione di Ibarbo e Sau. Bernardeschi? Solo chi dà del tu al pallone ha la possibilità di fare un gol come il suo contro la Dinamo Minsk. Sembra un gol facile ma lui colpisce il pallone in modo veramente chirurgico. Devo dire che Ilario Saturni fu bravissimo a mettere in piedi tutta una serie di provini a giro per la Toscana, quando la Fiorentina ripartì nel 2002, e riuscimmo a tirare fuori tutta una serie di ragazzi interessanti: da Camporese a Piccini, Masi e lo stesso Bernardeschi. Credo che il merito vada soprattutto a questi ragazzi che sono voluti diventare calciatori, oltre che ai tecnici che li hanno preparati. Il nostro merito è relativo”.