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G.Giorno: “Duncan è il futuro, Belfodil non da Inter. Erede di Milito? Gabbiadini”

Francesco Parrone

A IlSussidiario.net, l’osservatore Gianluca Giorno valuta i giovani su cui potrebbe puntare il mercato dell’ Inter nella costruzione di una squadra duratura negli anni:  Kovacic inizia a brillare anche con Mazzarri. Cosa manca al...

A IlSussidiario.net, l'osservatore Gianluca Giorno valuta i giovani su cui potrebbe puntare il mercato dell' Inter nella costruzione di una squadra duratura negli anni: 

Kovacic inizia a brillare anche con Mazzarri. Cosa manca al ragazzo per affermarsi? E' un bel giocatore, la scuola croata sta sfornando diversi talenti, gli manca ancora un po' più di fiducia nei propri mezzi, ma si tratta di un grande talento.

A proposito di croati, all'Inter non dispiacerebbe avere Vrsaljko. Giocatore adatto ai nerazzurri?Assolutamente sì, si tratta di un giocatore completo, manca proprio uno come lui alle fasce laterali dell'Inter. Sono convinto che possa fare benissimo nell'Inter del futuro.

Capitolo difesa, su chi punterebbe?Ho visto e rivisto più volte Doria del Botafogo, sono convinto che si tratta di un grande difensore con enormi potenzialità. L'Inter avrebbe bisogno di uno come lui per la difesa del futuro.

A centrocampo invece su chi scommetterebbe? L'Inter non ha bisogno di spendere soldi, ha in casa Duncan che oggi è al Livorno. Io ci avrei puntato subito, è il futuro dell'Inter, Mazzarri deve puntare su di lui.

Icardi erede di Milito, è d'accordo?No, non mi convince dal punto di vista della mentalità. Mentre Belfodil non è da grande squadra, non è da Inter.

Ha scovato l'erede di Milito? E' difficile perché Milito è un grande giocatore. Io guardo in Italia e dico che Gabbiadini è un calciatore davvero strepitoso, già completo anche se da sgrezzare. In Italia ci sono i talenti, basta credere in loro.

Mazzarri non ama particolarmente puntare sui giovani talenti. Quale allenatore in Serie A li valorizza meglio?Mi viene in mente Eusebio Di Francesco che sta facendo un bel lavoro a Sassuolo, ma lo stesso si può dire anche di Roberto Donadoni a Parma.