Paolo Ghisoni, giornalista di Sky, ha analizzato su RMC Sport la vicenda della discriminazione femminile sugli spalti della Supercoppa Italiana in programma in Arabia Saudita: "Questa è una decisione grottesca in ossequio del dio denaro. Eppure di iniziative contro la violenza sulle donne ne ricordo molte, non ultimo il rossetto sui volti dei calciatori. Ieri eravamo tutti contro il femminicidio, poi bastano due euro in più e, nella circostanza, un contratto di tre anni, e andiamo a prostituirci, utilizzando un termine caro a Mourinho. Anche se in Italia la visibilità al mondo pallonaro in rosa è più di estetica che di sostanza, visto che alle partite della Nazionale femminile si dedicano cinque righe. Io non guarderò la partita, obiettivamente fare cronaca in una situazione di questo genere significa rivolgere la professione verso un ambiente che non ritengo adeguato alla parità dei sessi, al giudicare sullo stesso piano atleti e atlete. In Arabia ci saranno spettatori di serie A e altri di serie B. E la giustificazione che le donne allo stadio ci vanno per badare alla famiglia fa ancora più ridere: non si è mai visto che da ragazzo dovessi andare con mia madre in una curva e mio padre in un settore privilegiato. Chiudiamola qua che è meglio: come in tutte le cose poco edificanti, più se ne parla e più le si fa pubblicità gratuita".
FC Inter 1908
I migliori video scelti dal nostro canale
ultimora
Ghisoni: “Supercoppa grottesca in ossequio del dio denaro. Eppure ricordo…”
Le parole del collega a proposito della decisione di disputare la Supercoppa in Arabia Saudita
© RIPRODUZIONE RISERVATA