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Thiago si ripeterà alla Juventus?
«Sono ottimista. Se riuscirà a trasmettere le sue idee, magari adattandole anche alle caratteristiche diverse di alcuni bianconeri, vedremo una Juve divertente e vincente. Giuntoli, che ho avuto come d.s. a Napoli, è navigato e conosce il calcio. Se ha voluto Thiago è perché si era accorto che con Allegri la squadra aveva vinto poco ed espresso anche meno a livello di gioco. Alla Juve conta trionfare, ma i tempi cambiano e giocare bene aiuta».
Conte, senza Coppe, al primo colpo ha conquistato il campionato con la Juventus e con il Chelsea. Può ripetersi a Napoli?
«Antonio può tutto, è un vincente. Vediamo come finirà il mercato e chi resterà tra Osimhen e Kvara. Sicuramente, Conte è un valore aggiunto. Ogni domenica vedremo un Napoli indemoniato e che in campo vola. Come successe a noi nel 2011-12 . Non eravamo i più forti, ma Conte ci trasformò e ogni partita la giocavamo a intensità super. Conte valorizzerà tutti, a partire da Lindstrom».
Perché considera il Milan un passo indietro per lo scudetto?
«Perché Fonseca, ai tempi della Roma, non ha dimostrato di essere un vincente come Conte. Il Milan lo vedo dietro a Inter, Juve e Napoli soprattutto in difesa. Fonseca punta su un calcio di dominio, ma dovrà trovare il giusto equilibrio in fase difensiva».
Possibili sorprese?
«L’Atalanta non stupisce più: Gasperini trasformerà Zaniolo, un po’ come ha fatto con Lookman, De Ketelaere... La Roma di De Rossi mi sembra ancora da lavori in corso. La Lazio ha perso Immobile, sta cambiando molto però ha ingaggiato Baroni, un allenatore bravissimo».
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