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Marco Giampaolo, l'attuale tecnico della Sampdoria, come riportano le sue parole tra le pagine del Secolo XIX, non ha mai nascosto la sua fede nerazzurra: "Beh, da ragazzino tifavo l'Inter. Mio papà era un grande tifoso nerazzurro. Quando abitavamo a Bellinzona lui se poteva andava a San Siro, era la squadrone di Sarti, Burgnich e Facchetti. Ricordo i racconti che ci faceva a me e mio fratello. La mia Inter quella di Beccalossi, un grande. Mi colpiva molto per la sua fantasia, la sua qualità. Poi Bagni, Altobelli, Brehme. Ci rimasi male quando salto al trasferimento all'Inter di Madjer, 'il tacco di Allah', altro giocatore che mi appassionava. Sognavo San Siro, ma non sono mai andato a vedere una partita. Tutti i miei amici erano Juventini e ce n'erano tanti nelle Marche in quel periodo. Quanti litigi, me la prendevo veramente. Una volta, però, intrapreso la carriera di calciatore prima di allenatore poi, ho iniziato a vedere le cose e le partite con un altro occhio. Adesso affrontare l'Inter non mi fa nessun effetto, il tifo per quei colori resta un ricordo legato alla gioventù. In seguito ho sempre tifato per le squadre con cui ho giocato e che ho allenato. Oggi faccio il tipo fortemente per la Sampdoria".
(Secolo XIX)
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