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Giannichedda: “Migliore in campo Italia? Sicuramente Mancini, lettura perfetta”

Matteo Pifferi

Intervenuto sulle colonne di Tuttosport, Giuliano Giannichedda ha commentato così la vittoria dell'Italia contro l'Austria ai supplementari

Intervenuto sulle colonne di Tuttosport, Giuliano Giannichedda ha commentato così la vittoria dell'Italia contro l'Austria ai supplementari.

"Obiettivo minimo raggiunto. Adesso aspettiamo i nostri prossimi avversari e recuperiamo le forze. La partita contro l’Austria si è presentata piena di insidie e sofferenza. L’Italia non ha giocato, a livello tecnico, una buona partita ma è rimasta in campo lottando e aspettando il momento giusto. Per caratteristiche e struttura dei nostri giocatori soffriamo quando la partita si mette sul piano fisico. L'Italia ha avuto un po’ di fortuna soprattutto quando per il fuorigioco di pochi centimetri è stato annullato il gol ad Arnautovic. Ci sono voluti i supplementari per battere, con Chiesa e Pessina, gli austriaci che ci hanno fatto soffrire fino alla fine andando a realizzare, su calcio piazzato, il primo gol subito dall’Italia".

"Migliore in campo sicuramente Mancini. Perfetta la lettura della partita. Quando capisce che il centrocampo soffre troppo cambia due interpreti su tre. Il nostro attacco è in difficoltà e inserisce Chiesa e Belotti. I due gol vengono dalla panchina: segno che il gruppo è unito e tutti vogliono essere protagonisti. Giocare un minuto, venti minuti o tutta la partita non conta. Conta solo arrivare in fondo. Per battere Portogallo o Belgio sicuramente ci vorrà un’Italia diversa. Anche le altre squadre, però, cominciano a temerci".