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Gigi Riva, ex attaccante del Cagliari dello scudetto e dell'Italia, ha parlato ai microfoni di Repubblica. Con la personalità di sempre ha lanciato un chiaro messaggio: "Ragazzi, statevene a casa. Questo non è il momento per fare i fenomeni. Anche se tutto pare sotto controllo è saggio starsene buoni. Mi accontento di andare dal tinello al balcone».
Perché è così dura far capire che il virus non tollera cedimenti?
«In Sardegna siamo meno esposti. Ma al Nord, specie dalle mie parti, in Lombardia, la situazione è ancora difficile. Le foto dei camion dell’Esercito con le bare dei morti rimarranno nei nostri cuori».
Cosa pensa dello stop dei campionati?
«I tanti calciatori contagiati in Serie A in avvio hanno fatto capire che si ha di fronte un virus che corre e può fregare chiunque. Prima la salute di tutti. Poi, con calma e pazienza, ripartiremo».
Anche gli Europei slittano al 2021. Se l’aspettava?
«Me l’auguravo. Ora pensiamo a guarire, nessuno può chiamarsi fuori. Mancini sta facendo un gran lavoro, ha un gruppo giovane che può solo migliorare. Ne coglierà i frutti l’anno prossimo».
Pallone in soffitta e testa alla pandemia?
«Sì. Adesso conta dimostrarci persone serie, civili e responsabili».
Qual è il messaggio agli sportivi?
«Le rinunce e i sacrifici ci ripagheranno. La salute vale più di tutti gli eventi calcistici, dobbiamo stare a casa per venirne fuori in fretta e quanto prima. Altrimenti diventa un’angoscia».
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