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Gilardino: “Prandelli? Meritavo il Mondiale 2014, ci rimasi male. Con Morfeo…”

Matteo Pifferi

Alberto Gilardino, in occasione dei suoi 40 anni - li compirà domani -, ha rilasciato un'intervista a La Gazzetta dello Sport

Alberto Gilardino, in occasione dei suoi 40 anni - li compirà domani -, ha rilasciato un'intervista a La Gazzetta dello Sport nel corso della quale ha ripercorso la sua carriera:

"Ho avuto tante soddisfazioni personali e collettive in un’epoca piena di fantastici attaccanti. Ci rifletto a volte: adesso non c’è una grande concorrenza. Ho avuto la fortuna di vincere tanto con il Milan e di vivere grandi emozioni anche quando ho lottato per la salvezza. Tutte le esperienze sono state belle. Poi, è chiaro, il Mondiale è il sogno di ogni bambino. Penso di aver fatto bene dappertutto. E quando non ci sono riuscito, a causa di qualche acciacco, ho lasciato un buon ricordo dal punto di vista umano: la soddisfazione più bella. Sono stato rispettoso con allenatori, dirigenti, compagni, tifosi. E ho sempre dato tutto".

Il compagno con cui si è trovato meglio?

"Morfeo al Parma: mi capiva al volo. Ma poi anche Kakà, Mutu, Jovetic, Vazquez".

Come mai Prandelli non la portò al Mondiale 2014?

"Scelta tecnica: la presi male perché meritavo di essere convocato. Adesso da allenatore capisco che le valutazioni comprendono tantissimi aspetti".