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Giletti: “Inter in crisi? Non mi fido, sono forti nelle coppe. Per la Juve gara fondamentale”

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In vista della sfida contro la grande rivale Juventus, La Gazzetta dello Sport ha intervistato il tifoso bianconero Massimo Giletti

Andrea Della Sala

In vista della sfida contro la grande rivale Juventus, La Gazzetta dello Sport ha intervistato il tifoso bianconero Massimo Giletti. Il conduttore tv ha parlato del derby d'Italia che si disputerà questa sera a San Siro e valevole per l'andata delle semifinali di Coppa Italia:

«Restano una squadra molto forte, soprattutto nelle coppe. I nerazzurri non hanno avuto la giusta continuità mentale in campionato, ma con Inzaghi ci hanno già battuto in finale di Coppa Italia e Supercoppa».

Alta tensione, dunque.

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«Sempre. Questo Juve-Inter è ancora più importante del solito per me. La Coppa Italia è l’obiettivo più a portata di mano tra i pochi rimasti in quella che considero una delle nostre stagioni peggiori di sempre».

Beh, Massimiliano Allegri obietterebbe che, sul campo, la Juve sarebbe anche seconda in campionato e nei quarti di Europa League.

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«Non dimentico come siamo usciti dalla Champions, la sconfitta indecorosa in Israele o il doppio ko contro il Monza. E poi c’è la questione extracampo...».

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Preoccupato dalle parole di ieri del presidente della Uefa Ceferin?

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«Qualsiasi tifoso della Juve sta sul chi va là oggi. E temo che da quello che succederà nei tribunali dipenderà anche il nostro futuro. In più, ho paura che la proprietà voglia in qualche modo rientrare di quanto investito negli ultimi anni. Exor ha immesso quasi un miliardo di euro...».

Sul campo, però, la Juve ha saputo riemergere dalle difficoltà, soprattutto dopo la mazzata del -15...

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«Merito di Massimiliano Allegri. Ha saputo convincere il gruppo a credere nel lavoro e a stare unito nonostante tutto. Non è banale con i ragazzi di oggi, nella maggioranza dei casi mercenari di lusso venuti da lontano. E, non a caso, i risultati sono arrivati da quando si è puntato su giovani formati in casa come Fagioli. Mi auguro sia la strada del futuro: le grandi Juventus del passato hanno tutte avuto una solida base italiana».

Torniamo all’Inter: vuol fare l’in bocca al lupo a Bonolis?

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«Caro Paolo, spero che stavolta tu possa aprire un bel “pacco” come ai tempi nostri in Rai!»

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