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Giletti: “Calo Juve dopo l’addio di Marotta. Allegri come Ancelotti ma…”

Matteo Pifferi Redattore 
"Non è un caso che la Juve scenda e l’Inter innalzi successi. Manca un uomo saggio, che guidi la società", ammette Giletti

Intervenuto ai microfoni del Corriere dello Sport, Massimo Giletti, conduttore TV e tifosi juventino, ha parlato così di Juve:

«La Juve è un po’ drogata dai nove anni di successi. Quando vinci diventi anche un po’ arrogante, pensi di arrivare sempre in testa. Credo si sia persa la linea guida. Coincide con l’addio di Marotta. Non è un caso che la Juve scenda e l’Inter innalzi successi. Manca un uomo saggio, che guidi la società».

E Giuntoli dove lo mette?

«È un acquisto fondamentale. Penso a lui dal miracolo Carpi: senza soldi, solo idee. Per me Giuntoli e Vlahovic sono la stessa cosa, tasselli fondamentali. Ma ci vuole la dirigenza, uomini di calcio. La Juve deve decidere dove andare».

Ci vogliono investimenti?

«Manca l’uomo che dica “sì, si può fare”, perché l’investimento non lo decide Giuntoli. Però lui è un uomo che il calcio lo conosce bene. Tuttavia, se non investi, rimani una squadra mediocre».


E Allegri dove lo colloca?

«Sono per la linea fare quadrato attorno a Max. Lavorare e parlare poco, un po’ come devo fare io. A giugno si trarranno le conclusioni. Allegri dà il massimo nel momento in cui ha giocatori di grandissimo livello, tant’è che sulla panchina del Real Madrid lo vedrei bene. È come Ancelotti, sa gestire grandi giocatori. Oggi non li ha».


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