Giocatore del Matera assolto da accusa razzismo: «È solo uno stato…»

La giustizia sportiva lo aveva squalificato per 10 giornate per aver «rivolto ad un avversario un epiteto insultante espressivo di discriminazione razziale» durante la partita di Coppa Italia Sudtirol-Matera disputata lo scorso agosto. La giustizia penale ha invece assolto dall’accusa di ingiuria aggravata il centrocampista della squadra lucana Gaetano Iannini ritenendo «non punibile» la frase rivolta al calciatore del Sudtirol Caleb Ansah Ekuban. Dopo aver subito un fallo, Iannini si era rivolto al talentuoso 19enne nato in Italia da genitori ghanesi apostrofandolo come «nero di m...».L’arbitro lo aveva immediatamente espulso. Gli atti erano stati poi trasmessi alla Procura di Bolzano come previsto dalla legge Mancino contro il razzismo. Il processo per direttissima si è concluso con l’assoluzione. In attesa delle motivazioni, dal dispositivo si desume che l’insulto è stato considerato come la conseguenza dello stato d’ira determinato dall’intervento subito dall’avversario e come tale non punibile in base all’articolo 599 del Codice Penale.