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Getty Images
Bruno Giordano, ex attaccante anche del Napoli, ha rilasciato un'intervista al Corriere dello Sport nel corso della quale ha parlato dell'incrocio tra la squadra di Spalletti e il Milan in campionato e in Champions:
«La sosta qualcosa modificherà, in entrambe, ma la natura rimarrà quella. Il Napoli di oggi sembra di un livello superiore, io lo metto al fianco di Real Madrid, di Bayern e di Manchester City, ma la Champions sfugge totalmente a previsioni. Se ripensiamo all’ultima edizione, ce ne rendiamo conto».
Questo Napoli può «vendicare» quel suo primo maggio dell’88?
«Sarebbe una rivincita, se andasse in un certo modo. Può aprire un ciclo, come lo fece quel Milan di Sacchi che venne a vincere al San Paolo. Lì nacque quella favola. L’avessimo pareggiata, chissà, magari sarebbe successo altro. Ma questi sono i se ed i ma. Io con il Napoli di Spalletti mi diverto, c’è un calcio internazionale, una mentalità aperta, una disinvoltura nel rendere incantevole il gioco. Magari non sarà stavolta, perché il pericolo è dietro l’angolo, ma qui ci sono le basi per costruire qualcosa di immenso e di duraturo».
Quasi quasi, sta passando in secondo piano il campionato...
«Nei discorsi, è fatale che accada. Ma nella realtà, quando la matematica annuncerà il terzo scudetto, sono curioso di vedere la festa di Napoli. Sono trascorsi trentatré anni dall’ultima volta, gran parte dei tifosi che vanno allo stadio non hanno avuto la possibilità di godersi i primi due, parecchi non erano nati oppure stavano nelle fasce. E poi, arrivarci in questo modo, con una cavalcata solenne».
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