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Giordano: “Nulla di scontato per lo scudetto. Tutto aperto fino alla fine”

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L'ex attaccante del Napoli Bruno Giordano ha parlato della lotta al vertice in Serie A e della grande occasione per il Napoli questa sera 

Andrea Della Sala

L'ex attaccante del Napoli Bruno Giordano, intervistato da La Gazzetta dello Sport, ha parlato della lotta al vertice in Serie A e della grande occasione per il Napoli questa sera:

«Che non c’è nulla di scontato e la sfida per lo scudetto resterà aperta per tutta la primavera. Nessuno si attendeva che il Milan potesse frenare a Salerno o che l’Inter addirittura perdesse in casa col Sassuolo. Invece è capitato e ora il Napoli deve essere bravo a vincere a Cagliari così da bilanciare quei punti persi a dicembre con Empoli e Spezia in casa, quando probabilmente si poteva far meglio. Non sarà semplice perché i sardi sono migliorati con Walter Mazzarri e hanno bisogno di punti per salvarsi. Ma la squadra di Luciano Spalletti ha già dimostrato di saper sopperire ad assenze e difficoltà e credo possa farlo anche stavolta, pur con qualche defezione. Il tecnico ha saputo valorizzare le seconde linee che sono diventate una garanzia».

Comunque si chiuda questo turno, il calendario del Napoli appare più duro. Con trasferte in casa di Lazio, Verona e Atalanta, oltre allo scontro diretto contro il Milan.

«Già ma proprio questa giornata ci ha lasciato intendere che non va dato nulla per scontato. Il girone di ritorno è sempre un altro campionato. E poi bisogna vedere come ci arrivi, partita dopo partita. Per esempio se il Napoli eliminerà il Barcellona, e abbiamo visto che ha le qualità per farlo, acquisirà entusiasmo e autostima che potrà dare una spinta ulteriore anche in campionato».

Cosa serve al Napoli per poter prevalere nello sprint scudetto?

«Ritrovare facilità nel far gol. Ultimamente è un po’ mancato. La differenza l’ha fatta la solidità difensiva. Per questo mi aspetto che ritrovino la forma migliore sotto porta Osimhen e Insigne. Il centravanti nigeriano ha grandi potenzialità ma ancora pecca nella continuità. Perché ogni partita dovrebbe riuscire a incidere come, per esempio, ha fatto a Venezia. Il capitano, che in fase difensiva si sacrifica tantissimo, deve ritrovare brillantezza negli ultimi 20 metri. Ma innanzitutto bisogna augurarsi che stiano bene, loro e tutti gli altri. Poi ci penserà Spalletti».

 

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