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Giornale – Brozovic, operazione mercato perfetta? Chi lo dice ha capito poco. Gira voce…

Dopo otto anni il centrocampista croato si appresta a lasciare Milano. Il quotidiano ripercorre il Brozo in nerazzurro

Dopo otto anni, tanti chilometri e giocate decisive, Marcelo Brozovic si appresta a lasciare l'Inter. Il centrocampista croato è pronto per la sua nuova avventura nella Saudi Professional League dove vestirà la maglia dell'Al Nassr. "E poi ha mostrato un calcio che qui da noi non si era mai visto, non esisteva, un Vincent Van Gogh in serie A. Altri due occhi dietro, calma quasi irritante, tocchi nel breve apparentemente banali, sbracciate cinematografiche, Epic Brozo esce".

"Chi dice che è una operazione di mercato perfetta ha capito poco, si impara da chi sa, il calcio è un'altra cosa, il bilancio, i libri, le plusvalenze, le fidejussioni, d`accordo, ma è tutta roba che non fa gol e non spinge i tifosi sulla punta dei seggiolini. Ai tifosi rimane la certezza che l`Inter esce dalla buca mettendo sul mercato lui e Onana, i migliori nel loro ruolo in serie A", sottolinea il Giornale che ripercorre il Brozo in nerazzurro.

"I suoi ultimi messaggi forse erano una richiesta di aiuto? Si sono presto rivelati una ritorsione amara verso il club che comunque lo ha portato ai vertici del calcio, in troppi gli hanno girato le spalle, nessuna rivolta ai primi indizi di una sua cessione come successo per altri, segnale certo che qualcosa si era rotto. Ivan Perisic che ci è passato prima di lui ne ha dette quattro a Steven Zhang, poi ha cancellato, troppo tardi, pochi istanti sul web e sei timbrato. Non ci sono sostituti, nessuno è uguale a un altro, con Brozo è una squadra, senza Brozo è un`altra squadra".

"Gira la voce che sia andato di traverso con uno dello staff tecnico e non sia piaciuto il suo ritorno dal mondiale, se l`è presa alla lunga ma poi però ha avuto ragione, è uscito alla grande quando ce n`è stato bisogno, chiudendo la stagione come miglior giocatore della finale di Nations League. Sabato era lì al Shangri la Paris con la biro in mano a mettere la sua firma su un contratto extralusso dopo aver brigato con gli arabi per prendere più soldi, abbassare la cifra della sua cessione e chiedere la buonuscita come un Nwankwo Kanu qualunque, irritante, una vendetta immotivata e abbastanza vergognosa con una tenda da circo a incorniciare il suo addio".


"Ridotti all`osso i contatti con la stampa, e allora finisci nel cesto delle fake news: stanotte ha scaricato qui davanti al pronto soccorso una ragazza ubriaca e poi se n`è ripartito a tutta velocità. No, nessuna follia, un giorno ad Antonio Conte hanno chiesto se mettere la squadra nelle mani di Brozo fosse una mossa avventata e se prima di deciderla fosse riuscito ad entrare nella testa a punta del croato: Impossibile, ha risposto, forse neppure lui ci è mai riuscito. Poi una mattina di fine giugno si è presentato ad Appiano Gentile con il figlio Rafael. Era lì per svuotare l`armadietto. Barella e Bastoni lo sapevano e lo stavano aspettando. Nient`altro da aggiungere".

(Il Giornale)