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Giornale: «Grande Inter per mezz’ora, poi fine dell’illusione»

Dalle pagine del Giornale, analisi positiva per quanto riguarda l’Inter della partita giocata ieri contro il Saint-Étienne allo stadio Geoffroy Guichard: «Una squadra entrata con la testa giusta, brillante e aggressiva. Il St Etienne...

Lorenzo Roca

Dalle pagine del Giornale, analisi positiva per quanto riguarda l'Inter della partita giocata ieri contro il Saint-Étienne allo stadio Geoffroy Guichard: «Una squadra entrata con la testa giusta, brillante e aggressiva. Il St Etienne non si aspettava un inizio così arrembante. L’Inter ha fatto subito pressing alto, un atteggiamento che ti puoi permettere solo se stai bene, e non dava questa idea fino alle 19 di ieri sera. In quattro a chiudere sui difensori francesi che stentavano ad avviare l’azione, un pallone recuperato da Bonazzoli dalla riga di fondo ha messo la prima palla gol sui piedi di Kuzmanovic, poi è stato Palacio a dribblare Ruffier prima che Bayal Sall, ingenuamente, mettesse il pallone fra i guantoni del suo portiere. Fallo a due in area, non se ne vedevano dai tempi dei secchi con dentro l’acqua e la spugna. Poi alla mezz’ora l’Inter si è quietata, la rete del vantaggio al 33’ è arrivata mentre la squadra erain palleggio,unangolo,testa di Palacio, ancora Ruffier che si supera, Dodò, sinistro, palo interno, fine dell’imbattibilità del St. Etienne. A questo punto erano perfino giustificati i vaneggiamenti di chi pretende di dimostrare che l’Inter sia una squadra che in Europa si trasforma. Kuzmanovic in una delle migliori prestazioni e Andreolli muro invalicabile davano credito a questa tesi. Infatti tutto è durato 45’, alla ripresa Baya Sall al 5’ ha portato la gara sull’1-1 sfruttando una mischia su angolo e l’ennesimo errore di Vidic, fine dell’imbattibilità europea, poi Hamouma ha messo ancora i brividi a Carrizo un paio di volte. Bonazzoli entusiasmante nei primi minuti è calato, Palacio non l’ha più vista, Kovacic scarico. L’ultimo miracolo è di Carrizo su van Wolfswinkel, e l’Inter è tornata quella nota, fine dell’illusione».