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Trent'anni di Jugoslavia sotto la Madonnina. Sono tanti i calciatori provenienti dai Balcani che hanno vestito (e vestono oggi) la maglia di Inter e Milan. A 30 anni di distanza dal referendum dell'indipendenza slovena, nella primavera del 1991, il quotidiano Il Giornale analizza i balcanici che hanno vestito la maglia dei due club e che oggi militano nel club nerazzurro.
"Il calcio, per ultimo, ammaina la bandiera di un territorio che non c'è più. A Bari, la Stella Rossa di Belgrado schiera giocatori di 5 delle 7 repubbliche saranno, e con i futuri meneghini Dejan Savicevic, Darko Pancev, Vladimir Jugovic e sinisa Mihajlovic vince la Coppa Campioni del '91, battendo in finale l'Olympiacos di Papin". E a tre decadi di distanza, sono tanti i calciatori balcanici che militano nel Milan e nell'Inter.
"I nerazzurri con lo sloveno Samir Handanovic e il figlio di Serbia Filip Stankovic a rubargli il mestiere. Ma anche con il serbo Alekasandar Kolarov e, soprattutto, i croati Marcelo Brozovic e Ivan Perisic. Proprio l’esterno condensa in sé incostanza e talento associati alla scuola slava non solo dai luoghi comuni. Perisic è al tempo stesso epigone e nemesi di un calcio che arriva a perdere la finale Mondiale nel 2018. Perisic, scartato dall’Inter, vince il triplete con il Bayern Monaco, prima di far ritorno a Milano, riscattando con i fatti il fatalismo del “morire nella bellezza” che ha sempre giustificato le sconfitte della cultura calcistica jugoslava".
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