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Franco Ordine, dalle colonne de Il Giornale, ha parlato di Inter e Milan e delle loro prestazioni in Champions. I nerazzurri hanno pareggiato contro lo Shakhtar e i rossoneri hanno perso con l'Atletico Madrid. Il giornalista quando parla della squadra di Inzaghi, che ha collezionato un punto in due partite nelle gare di Champions, scrive: "Dietro l’apparente miseria di Milano c’è qualche ricchezza che adesso non spunta dal monte della classifica. Nemmeno forse dal riconoscimento della critica. Separare le prove di Inter e Milan è doveroso perché sono diversi i rivali affrontati e diversi gli episodi nelle due gare", si legge.
Poi spiega le ragioni del momento no dell'Inter che arriva da due pareggi consecutivi, prima quello con l'Atalanta e poi quello contro lo Shakhtar: "Con il Real a San Siro prima e adesso in Ucraina, il difetto più apparente ha trovato una conferma: l’Inter di Simone Inzaghi è in grado di produrre cento e di raccogliere 10. Una volta - per le prodezze di Courtois - può essere merito esclusivo del portiere rivale, due volte diventa un difetto. Specie se poi i protagonisti dalla mira discutibile sono quasi sempre gli stessi, Dzeko in particolare. A uno come il bosniaco non puoi insegnare come si calcia in porta. Perciò qui il tecnico è fuori discussione. Tutt’al più è in discussione la ferocia della squadra di Antonio Conte. Smarrita sia per la perdita secca di Lukaku, sia perché il contributo di Calhanoglu alla causa, sovrastimato all’atto della firma del contratto, non è ancora soddisfacente. A tal punto da fargli preferire Vecino... È il caso di rammendare meglio le smagliature dei singoli reparti. E di prendere atto che Brozovicnon ha un rimpiazzo all’altezza".
(Fonte: Il Giornale)
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