Due giorni dopo la sconfitta con lo Spezia e a due giorni dalla decisiva gara di Champions contro il Porto, il Giornale analizza cosa non va nell'Inter di Simone Inzaghi. "C'è ancora chi li chiama summit e pensa al mal di provincia. In realtà, le 8 sconfitte, l'Inter le divide democraticamente fra squadre forti e squadre piccole e così, Marotta e Ausilio che si presentano ad Appiano per il confronto mattutino con Inzaghi è evento tanto frequente che nemmeno fa notizia. Quella, semmai, sarebbe l'esonero dell'allenatore a stagione in corso di cui si comincia a parlare, se non arrivasse l'immediato riscatto contro Porto e Juventus".
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Giornale – Inzaghi troppo debole: da Asllani ai rigori, i casi. E c’è un sospetto forte
"Come se Chivu in panchina bastasse a portasse in campo un po' di leggenda da Triplete, e nonostante a Torino ci sia chi nelle stesse ore gonfia il petto per gli stessi punti in classifica (ma 5 sconfitte su 6 in Champions, con annessa retrocessione in Europa League). Cioè: Allegri può vantarsi di risultati peggiori di Inzaghi, che invece è costantemente sotto processo".
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"La cosa peggiore per lui, però, non sono la contestazione dei tifosi, i dubbi del club o critiche della stampa, che certo già non devono fare granché piacere. Il problema vero è lo spogliatoio, dove il virus della sfiducia dilaga ormai da oltre un anno, dal famoso derby del 5 febbraio 2022, perso secondo i giocatori proprio per i cambi dell'allenatore, come confessò pubblicamente in estate Calhanoglu, intervistato da una tv turca, riassumendo il pensiero dei compagni".
"Un bel guaio ripartire da lì, e Inzaghi non ce la sta facendo. Il suo problema vero è proprio la gestione dello spogliatoio, dove appare troppo debole, probabilmente anche agli occhi di Marotta e Zhang. La mancata gerarchia sui rigoristi ne è l'ultima dimostrazione ed è stata la prima causa dell'ottava sconfitta. Ma poi ci sono la gestione del portiere, della fascia di capitano, dei giovani e chissà cosa altro ancora, che non è mai emerso. Vogliamo parlare di Asllani? Riscatto obbligatorio a 16 milioni complessivi, 3 presenze da titolare in stagione, l'ultima in campionato l'8 ottobre. Tutti hanno il loro CDK".
"Eppure il sospetto forte è che siano proprio i senatori quelli a essere più distanti dall'allenatore, intuendone le debolezze. L'alibi è sempre in agguato, a ogni latitudine. Già c'è chi parla di clan e di resa dei conti, come da peggiore tradizione. Eppure l'Inter non ha finora fatto peggio della Juventus ed è sostanzialmente a una partita di distanza dal Milan".
(Il Giornale)
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