ultimora

Giornale: «L’Inter continua a non rubare l’occhio, ma per ora ha la formula magica»

Dopo l’esperimento naufragato al cospetto della Fiorentina, Mancini ieri a Torino ha sorpreso tutti ancora una volta schierando il 3-5-2, mascherato, come annota il Giornale: «Perché in effetti D’Ambrosio e Nagatomo, i due guardiani dei...

Lorenzo Roca

Dopo l’esperimento naufragato al cospetto della Fiorentina, Mancini ieri a Torino ha sorpreso tutti ancora una volta schierando il 3-5-2, mascherato, come annota il Giornale: «Perché in effetti D’Ambrosio e Nagatomo, i due guardiani dei rispettivi argini, sono due difensori supplenti che consentono al trio Murillo-Miranda-Juan Jesus di chiudere molti varchi e di trasformare quella chiacchierata retroguardia in un autentico muro nel quale il cemento armato è rappresentato dal portierone sloveno autore di almeno due-tre prodezze decisive. A completare il mosaico poi c’è anche il primo gol di Kondogbia, mister 40 milioni, fin qui indecifrabile e impalpabile e ieri finalmente protagonista di una frazione di ottimo livello. Sua la rasoiata finita sotto la traversa da calcio di punizione, seguita un minuto dopo dalla traversa scheggiata da Benassi. Tra le ombre il rendimento di Icardi e quello successivo della coppia di attaccanti, Perisic e Ljaljic, intervenuti nella ripresa per dare sollievo al resto della squadra impegnata nel ridotto di Handonovic ma rimasti impigliati in una serie di tocchi sbagliati e di giocate senza senso. Così l’Inter continua a non rubare l’occhio (perciò Mancini pensa e lancia inviti espliciti a Pirlo) ma si accontenta di questa formula magica per incrementare il suo bottino di punti e recuperare sicurezze e auto-stima, naufragate parzialmente dopo la scoppola con la Fiorentina».