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L'Inter di ieri a Genova ha suscitato non poche perplessità negli addetti ai lavori oltre che ovviamente nei tifosi. Come rileva Franco Ordine sul Giornale: «Non è la solita Inter, per intendersi quella della prima parte della stagione. Tanti 1 a 0 e tutti a casa a maledire il calcio cinico e spietato di Mancini rosicando invece sul primato della classifica che autorizzò qualche sogno di gloria. No, questa è un’altra Inter, nettamente più efficace, con un sistema di gioco di timbro offensivo, che può contare su un regista avanzato geniale come Palacio capace di servire una, due, tre occasioni golose da trasformare in gol. E invece per una sera, a Marassi, al cospetto del solito e puntuale guastafeste, Gasperini cioè, l’Inter non riesce a trovare sbocchi. Due volte Lamanna con le sue manone sante, riesce a rimediare sulle capocciate di Perisic, una volta interviene sulla linea e sul palo scoperto De Maio per ricacciare indietro una testata di Icardi. L’Inter insomma attacca, circonda la difesa del Grifone, ma non passa e anzi nel finale del primo tempo deve ricorrere alle prodezze del suo portiere, Handanovic, per evitare che Pavoletti, su calcio d’angolo, riesca a cogliere il bersaglio. A caccia del terzo posto, sollecitato dalle notizie arrivate via via dall’Olimpico di Roma, Mancini consuma tutte le migliori risorse tecniche nella ripresa quando concede spazio e tempo a Eder e Jovetic di entrare in partita e provare a raddrizzare il risultato che nel frattempo prende un’altra piega. Può avere il sapore amaro della beffa ma è invece il risvolto del solito orgoglio genoano, del rigore tattico chiesto e ottenuto dal tecnico ai suoi combattenti. Così sugli sviluppi di un altro angolo, ecco l’artiglio di De Maio, un difensore (primo sigillo della stagione) in avanscoperta, il Grifone può cogliere di sorpresa la difesa interista, fino a quel punto tenuta sotto chiave oltre che dal portierone anche dalla prova di Miranda. Combattono tutti quelli del Genoa e riescono a tenere lontani tutti i rischi del recupero».
(giornale)
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