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Come sempre, alla fine, si è andati oltre. Dalle legittime recriminazioni per una partita non esaltante dell'Inter, si è passati a critiche esasperate nei confronti di allenatore e squadra o, peggio ancora, alle teorie del complotto. Sul tema torna anche Il Giornale di oggi, provando a fare chiarezza: "Sinceramente non vediamo cosa ci sia da stupirsi, considerando che i nerazzurri sono ormai una squadra (giustamente) in vacanza, con la testa chissà dove e le ultime partite da affrontare per onor di firma. Se poi si vuole vedere a tutti i costi un risvolto malefico nella consolidata amicizia tra Marotta e Carnevali, gli ad dei due club, allora torniamo nel campo della libertà totale di pensiero e quindi vale tutto".
Anche perché, non è mica la prima volta. Si tratta di qualcosa di fisiologico, già visto. Ma qualcuno non avrà buona memoria: "Sta di fatto che uno scivolone di una squadra ormai campione, probabilmente fiaccata anche dalle feste, è un fatto abbastanza consueto. Basti pensare che lo stesso Napoli un anno fa, dopo la fantastica galoppata e le feste irrefrenabili, è andato a crollare a Monza. Oppure pensiamo alla Juve dell’ultimo scudetto (2020) che mollò gli ormeggi e andò a perdere le ultime due a Cagliari e in casa con la Roma. O sempre la Signora che nell’anno in B, perse in casa con lo Spezia all’ultima giornata facendo retrocedere l’Arezzo di un Antonio Conte furioso. Per non tornare al Milan degli invincibili dei tempi di Capello. Dopo il terzo scudetto consecutivo, si buttò via in casa con la Reggiana all’ultima giornata, suscitando un mare di polemiche".
Allora quale può essere la soluzione? Il quotidiano si interroga sul tema. Questa la risposta: "Semmai, al di là delle chiacchiere da bar, c’è da discutere sul logorio di una formula che ha visto quasi sempre, negli ultimi anni, assegnare lo scudetto con troppo anticipo, dando spazio inevitabilmente a partite falsate proprio da queste situazioni. Quindi, o si pensa seriamente a tornare indietro (alle 18 squadre, cioè), oppure si deve fare un salto nel futuro, introducendo playoff e playout per tenere viva e insospettabile la contesa fino all’ultimo gol".
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