LEGGI ANCHE
"Compresa, al punto 1, quella del nuovo stadio condiviso finita da mesi sul viale del tramonto: «Acquisto aree per lo sviluppo del nuovo impianto e delle strutture connesse, nel rispetto degli indici previsti dal vigente Pgt con contestuale rifunzionalizzazione del Meazza». Quel progetto prevedeva la possibilità di realizzare hotel o centro commerciale, museo, headquarters dei club. E per le squadre è fondamentale creare altre fonti di reddito, magari proprio sull’area parcheggio dove doveva spuntare il nuovo impianto. Ma potrebbero sviluppare un distretto sportivo e verde sull’intera zona come prevedeva quel piano. Le ipotesi 2 e 3, rimarcate dal Comune, sono l’acquisto dell’intera area o acquisto del Meazza e concessione in diritto di superficie a lungo termine delle restanti aree, entrambe per il restyling. La vendita avverrebbe con bando pubblico. Della lettera il Comune ha omesso anche il passaggio in cui si conferma che «entrambe le società stanno vagliando valide alternative» fuori Milano. Il governo potrebbe dare una mano a Sala. Il ministro per lo Sport Andrea Abodi sta vedendo i sindaci, «col Mef abbiamo studiato strumenti per facilitare la vendita degli stadi da parte dei Comuni». Nel piano Webuild il nuovo Meazza avrà 70.500 posti (5mila in meno), i premium saliranno da 2.900 a 13.400. Stop ai cantieri solo due mesi prima della cerimonia di apertura delle Olimpiadi invernali 2026"
© RIPRODUZIONE RISERVATA