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Giornale: «Thohir, partenza da incubo e tante cose da sistemare: conti, persone…»

Erick Thohir al suo insediamento alla presidenza dell’Inter ha promesso di restare almeno cinque anni, garantendo all’Uefa un piano di rientro. E quelli di Nyon si sono rinfrancati, dicendo: finalmente qualcuno che ha un progetto...

Lorenzo Roca

Erick Thohir al suo insediamento alla presidenza dell'Inter ha promesso di restare almeno cinque anni, garantendo all’Uefa un piano di rientro. E quelli di Nyon si sono rinfrancati, dicendo: finalmente qualcuno che ha un progetto economico. Ma Il Giornale ricorda anche che: «Certo, poi ET ti piazza un prestito all’Inter di 22 milioni con l’8% di tasso d’interesse. L’usura è molto vicina, anche se fa sapere dai suoi affezionati cultori che pure Abramovich si comporta così. Vabbè, ma quello ha speso miliardi e miliardi. Però, ammettiamolo, la partenza è stata da incubo: ET ha speso patrimoni per viaggi intercontinentali e alberghi di lusso, per ingaggiare specialisti che studiassero i conti dell’Inter eppoi si è ritrovato a pagare 75 milioni, si è accollato debiti per 180, sta contando un passivo di 86 milioni ed ha acceso un prestito di 230 milioni. E in tutto questo la squadra non va, la società conta su indaffarati manager e pochi intenditori di pallone, i ricavi non salgono anzi scendono, l’allenatore ha fatto imbestialire tutto il mondo Inter, lo difende solo la Curva per amor di società, ma pesa come un macigno il rinnovo di contratto appena firmato da 7 milioni lordi. E forse Thohir sarà costretto all’ennesimo sforzo finanziario per diseredare Mazzarri della panchina, se nelle prossime partite non porterà almeno due vittorie e un pari (con la Roma)».