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Il Giornale: “Tifosi abbandonati dai calciatori mercenari. I Tonali, i Lukaku…”

Dalle colonne de Il Giornale, Riccardo Signori critica il calcio di oggi

Dalle colonne de Il Giornale, Riccardo Signori critica il calcio di oggi. Un calcio che tradisce, secondo il giornalista, i sentimenti dei tifosi. "Poveri tifosi! Suvvia dite qualcosa. Questo calcio vi sta tradendo, tradisce i sentimenti che sono gli unici rimasti merce gratuita. No, non stiamo scoprendo ora che il pallone è business e poco di più, ma stiamo vedendo quanto i calciatori moderni siano mercenari e niente più, quanto le tv non abbiano rispetto per le tasche tifose e nemmeno i club, che aumentano il prezzo del biglietto a fronte di un campionato impoverito".

"Eppure stavolta i primi colpevoli sono i calciatori. Certo, questi supereroi che amano la maglia solo quando aumenta l'ingaggio. E se l'ingaggio non aumenta, cominciano ad amare le miliardate di altro calcio che assicureranno vita felice alle prossime cinque generazioni. I tifosi dovrebbero prendere atto. Serve smetterla di assolvere per ogni errore, per il rigore sbagliato, il calcio fuori o dentro, perché poi quando l'arabo chiama, ma anche la Premier, i beniamini scappano via regalando solo cuoricini a chi aveva creduto in loro".

"Alla faccia del grande amore e dell'onesto credo tifoso. E per un Tonali che non ricorda parole dette un tempo che fu, c'è un Lukaku che prima ama l'Inter, poi il Chelsea poi l'Inter: a seconda dell'interesse personale. Il mercato arabo ha tolto l'ultimo misero velo all'anima mercenaria e nulla più. Si dice: colpa di procuratori senza scrupoli, vabbè ma poi sono i Tonali, i Donnarumma, i Koulibaly, i Milinkovic e compagnia calciante a decidere. Avvinghiati alle proposte, si struggono nel pensiero. Direte: giusto pensare agli affari. Certo, ma se i tifosi usassero meno sentimento e più razionalità: come ne uscirebbero i giocatori? Il campionato nostro, non solo il nostro, si sta impoverendo. Il mercato rifila simil campioni a buon mercato, salvo scoprire di aver preso un granchio. Chi s'accontenta non gode. Qui gode solo il mondo mercenario".

(Il Giornale)