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Mai dimenticare, tenere viva la memoria, sempre. Nella Giornata della Memoria l'Inter ricorda tutte le innocenti vittime dell’Olocausto. Una terribile pagina dell'umanità che ha visto donne, uomini e bambini pagare il prezzo di una insensata follia razzista. Storie di vita spezzate, come quella di Arpad Weisz, allenatore iconico degli anni Trenta. Nato a Solt, in Ungheria, il 16 aprile 1896, era follemente innamorato del calcio e fu uno dei primi teorici della tattica. Alla guida dell'Inter vinse il primo Scudetto a girone unico, nella stagione 1929/30.
Scoprì e fece fiorire il talento del giovanissimo Giuseppe Meazza. Ungherese, ma ebreo d'origine, nel 1938 dopo l'entrata in vigore delle legge razziali tentò di fuggire con la sua famiglia, ma tutto fu vanò. Vennero deportati ad Auschwitz dove persero la vita. L'Inter, ricordandolo, ogni anno tiene viva la Memoria delle vittime dei campi di concentramento e di sterminio nazisti, perché tutto ciò insegni a non replicare una tragedia che rappresenta una delle pagine più buie della storia. Per non dimenticare mai.
(Inter.it)
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