Dalle giovanili dell’Amburgo fino al Meisterschale: chi è Tah, il centrale che piace all’Inter

Negli ultimi anni l'Inter si è specializzata nei parametri zero. Da Calhanoglu fino a Thuram, Marotta e Ausilio hanno costruito una squadra che negli ultimi anni ha vinto uno scudetto e svariate coppe. Adesso il nuovo obiettivo a zero è Jonathan Tah. Il capitano del Bayer Leverkusen, 28 anni, è stato individuato come un ottimo profilo per rinforzare una difesa che il prossimo anno potrebbe fare a meno di Acerbi e De Vrij, entrambi a scadenza.

"I suoi primi allenatori lo ricordano come un ragazzo molto timido e introverso. Al punto che come prima cosa non gli venne insegnata la tecnica, ma la comunicazione con i compagni. "Doveva imparare ad aprire la bocca in campo. Aveva le qualità per guidare i compagni, ma non gli veniva naturale farlo". Per questo gli è proprio stato intimato di urlare agli altri ragazzi quando sbagliavano", sottolinea la Gazzetta dello Sport. "A 16 anni l'Amburgo gli ha fatto firmare il primo contratto da professionista, respingendo così anche gli assalti di alcuni club inglesi. Una volta compiuti i 17 anni ha cominciato ad allenarsi, due volte a settimana, con la prima squadra, esordendo a 17 anni, 5 mesi e 23 giorni".

L'Italia sembra, da tempo, nel destino di Tah. Nel 2023 Tah si è sposato sul lago di Como: sua moglie, Luisa, è italiana. I due sono molto attivi nel sociale. Nel giorno del matrimonio hanno chiesto donazioni per bambini malati di cancro invece dei regali. A Roma ha giocato 4 volte (una con la Lazio e tre con la Roma), venendo sconfitto in tre occasioni. Fuori dalla Germania lo stadio Olimpico è quello nel quale ha giocato più spesso".

"Ora che ha il contratto in scadenza lo vuole l'Inter, dopo che un anno fa ha rifiutato ancora la Premier e che nella scorsa estate è stato vicino al Bayern. "Con noi difensori Xabi Alonso fa allenamenti specifici - ha raccontato Tah -. Non è uno che osserva e non interviene, ma urla a qualsiasi errore, indipendentemente dallo status del giocatore. E questo incide nella crescita dei giocatori, perché ognuno di noi si sente stimolato". E infatti rispetto agli esordi Tah è un altro giocatore".