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Giulini sulla ripresa del campionato: “C’è una cosa che ci preoccupa. Il valore dei cartellini…”

Redazione1908

Le parole del presidente del Cagliari

"E' stato un sabato particolare, non ci aspettavamo di festeggiare i 100 anni del club in una situazione come questa. E lo stesso vale quando abbiamo celebrato i 50 anni dello scudetto. La ripresa del campionato? Ci preoccupa il fatto che, in caso di calciatore positivo, tutta la squadra verrà messa in quarantena. Questo vuol dire mettere a serio rischio la fine del campionato. Non capisco il senso di questa cosa". Queste le parole di Tommaso Giulini, presidente del Cagliari a Radio Anch'io lo sport, su RadioRai. "Se si riparte lo dobbiamo al presidente Gravina e, prima di criticare un algoritmo, cerchiamo di capire bene di che si tratta. Abbiamo l'opportunità di andare verso un Calcio più umano, dobbiamo far riaffezionare i tifosi. Il valore dei cartellini è sceso, non quello dei contratti. Dovremo andare in questa direzione. Gli stadi chiusi al pubblico? Vorrei che qualcuno mi spiegasse il perché".

Stadio e tifosi: "Già oggi le spiagge in Sardegna sono piene, abbiamo tanti spazi chiusi dove sarà fortunatamente possibile accedere, invece la Sardegna Arena che è per 3/4 è scoperta non possiamo pensare che a luglio sia aperta magari del 30-40 o 50%, credo che questo sia assurdo. Non sappiamo come e quando sarà possibile il ritorno dei tifosi allo stadio, lo vedo molto lontano e questo mi preoccupa. E' difficile prevedere quali saranno le normative ed è un peccato, fin da oggi dovremmo pensare, dal governo in giù, a come programmare una riapertura degli impianti. Pensare a riapertura a fine luglio sembra una chimera e questo è allucinante. Oggi vorremmo vedere i tifosi andare allo stadio e non solo in spiaggia o a teatro". E sul progetto stadio ha concluso così. "Ci auguriamo nel giro di 3-4 anni massimo di poter giocare nella prossima struttura"