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Direttamente dal suo sito, vi riportiamo il pensiero del giornalista Gianluca Rossi, sul momento dell'Inter: "Nel segno di Rodrigo Sebastián Palacio. La disperata rincorsa al terzo posto dell'Inter resta solo teoricamente possibile grazie a lui e ai suoi gol, uno per finale di tempo, che hanno firmato il 2-0 dell'Inter nel recupero della 29.a giornata a Marassi sulla Sampdoria. Anche stavolta l'Inter non ha offerto una prestazione convincente, ma il piccolo miracolo di un successo senza subire gol è cosa che non si vedeva dal 26 settembre scorso a Verona col Chievo. Per il resto i limiti nerazzurri nell'approccio e nella gestione di qualsiasi partita restano, con qualche piccolo sospiro di sollievo. Ad esempio Pereira, che con la Nazionale uruguaiana continua ad essere un giocatore completamente diverso da quello che si vede da troppo tempo all'Inter, ha nuovamente indovinato in chiusura di primo tempo un cross come quello che a Catania mandò in rete proprio Palacio. Prima e dopo il vantaggio del Trenza, guanti caldi per Handanovic su Icardi, Krstičić e Sansone, cognome infausto ripensando al match-winner di Parma. Altra conferma il giovane Mateo Kovačić che ha avviato l'azione sulla quale El Trenza ha maramaldeggiato da fuoriclasse seminando blucerchiati come birilli fino a bucare Romero. Ricordo bene il tempo dell'arrivo di Palacio. Oggi più che Palacio, un grattacielo! Con 22 gol all'attivo, suo record personale, così distribuiti: 12 in campionato e 10 tra Coppa Italia ed Europa League. E non è ancora finita. Palacio arrivò in largo anticipo, quasi inosservato, sulla fallace idea che si fosse dato retta a Gasperini un anno dopo. In realtà il primo a chiederlo era stato Leonardo, appena prima di dirigersi su Pazzini nel gennaio 2011, ma all'epoca Preziosi aveva sparato una richiesta di 25 milioni di euro! Alla fine Palacio è arrivato per molto meno: si scrive10, ma in realtà dal prezzo è poi stata stornata la cifra relativa all'operazione su Kucka che, pur non avendo mai giocato nell'Inter, ha contribuito con reciproci passaggi di comproprietà a contenere in poco più di 6 milioni la cifra finale che l'Inter ha versato nelle casse del Presidente del Genoa Enrico Preziosi: insomma, un affarone!
Eppure l'estate scorsa c'erano i soliti saputelli accaldati in poltrona che si chiedevano come l'Inter potesse ripartire da un attaccante del Genoa 30enne, oggi 31 enne, dimenticando che solo due anni prima un altro attaccante del Genoa, Diego Alberto Milito, li aveva portati in cima al mondo! Soliti discorsi del momento, ma si sa che il calcio parlato è il regno dei peracottai, come quello che settimana scorsa cercava di convincermi a non cercare Robben, perché è ormai un vecchio rincoglionito che corre a vuoto! Tranquillo, amico mio, Robben non te lo cedono nemmeno al fantacalcio, al Bayern preferiscono tenerselo per far ammattire la Juve provando a vincere la Champions e il rincoglionito sei tu!
Tornando a Genova, con Cassano e Icardi spaesati per ragioni diverse, ci siamo rallegrati con il solito comico Jonathan, sempre trascinato a terra da forze misteriose, da grumi di non materia animati da raggi cosmici solo a lui visibili, malgrado il cambio di scarpette a partita in corso. Guarin è stato oltremodo indisponente, ma non per questo bisogna ogni volta vendere uno o l'altro a seconda delle partite. Sui giocatori e sulle loro teste bisogna lavorarci seriamente, tra un massacro verbale e l'altro. L'obiettivo resta il Milan comodamente adagiato sul suo terzo posto 7 punti avanti. Per provare almeno ad insidiarlo, mica a prenderlo, occorrerebbe un mese d'aprile da favola nostra e da incubo loro. Difficile che accada anche se i prossimi quattro turni prevedono Fiorentina e Juve in trasferta con Napoli e Catania per i rossoneri, Atalanta e Parma in casa con Cagliari e Palermo in trasferta per i nerazzurri. Per ipotizzare il miracolo bisognerebbe che i nostri facessero almeno 10 punti e che loro parallelamente crollassero. Impossibile? Direi altamente improbabile."
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