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Gianluca Rossi, giornalista sportivo e grande tifoso interista, direttamente dal suo sito ha fatto il punto settimanale sull'Inter. Ecco quanto ha dichiarato sulla gara di domenica, persa malamente in casa contro l'Udinese, e sul futuro tecnico, che sembra essere Walter Mazzarri: "L'unica buona notizia è che stavolta è finita davvero. Nel modo peggiore con altri 5 gol dall'Udinese dopo i 3 subiti all'andata. Onestamente per la forma mentis calcistica che abbiamo in Italia, proseguire con Stramaccioni ora è onestamente sconsigliabile.
Per filosofia, ho sempre detestato cambiare allenatori come calzini, ma dopo un'annata del genere, è inevitabile. Stramaccioni è diventato insopportabile per la stragrande maggioranza dei tifosi solo a sentirlo in conferenza-stampa. A furia di ripeterlo sul conto di ogni avversario, stavolta ha davvero sbattuto contro la squadra più in forma del campionato, l'Udinese, arrivata all'ottava vittoria consecutiva e alla terza partecipazione europea di fila. Il buon Strama non è stato baciato dalla buona sorte nemmeno negli ultimi proclami: appena battezzato Alvarez nuovo idolo di San Siro, perché capace secondo lui di giocate da far cadere le gradinate, questi con la Lazio ha calciato un rigore direttamente sulla Madonnina e stavolta ha lasciato il campo bersagliato da fischi assordanti, inferiori solo a quelli che hanno salutato l'ingresso in campo di Schelotto, spedito incomprensibilmente in campo a 20 minuti dalla fine al posto di Rocchi giusto per diventare carne da macello per i tifosi inferociti. Detto tra noi, dopo aver stabilito in 16 il nuovo record di sconfitte nerazzurre nei campionati a 20 squadre e aver chiuso con 57 reti al passivo, solo il Pescara ha fatto peggio, a fronte delle 52 segnate, forse uno Stramaccioni-bis non se lo aspetta più neppure il diretto interessato, da troppo tempo lasciato solo a spiegare ai media colpe che non sono solo sue. Chi doveva aiutarlo a spiegare e magari condividerne i demeriti, Marco Branca, da mesi è sparito dai radar!In due partite l'Udinese ha rifilato otto gol all'Inter, di cui cinque a San Siro, altro che congedo dignitoso, come vanamente garantito da Stramaccioni alla vigilia. Dopo aver preso 4 pere da Atalanta e Fiorentina, questa Inter è riuscita dimostrare che non c'è limite al peggio, anche nel momento della calata del sipario.La quinta gara di fila senza vittorie o, se preferite, il quinto stop casalingo nelle ultime sei o l'ottavo capitombolo negli ultimi undici passi dimostra che la squadra ha sbracato. Purtroppo l'avevo previsto e scritto una volta rimasti senza alcun obiettivo, ossia dopo aver fallito l'accesso alla finale di Coppa Italia. Nessuno ha più seguito Stramaccioni: con l'Udinese Nagatomo ha cambiato due ruoli, Kovacic tre, Cambiasso addirittura quattro. Guarin è da troppe settimane un inutile anarchico.Coi friulani in meno di venti minuti si era già sotto di due gol: il primo regalato dopo 40 secondi dal sempre troppo distratto Juan Jesus, il secondo su torre di Alvarez (!) per Domizzi, con Handanovic disperato a richiamare i suoi ad una maggior protezione. E tra i due gol c'era stato anche un salvataggio di Cambiasso sulla linea di porta. Del tutto episodico il gol trovato in mischia da Juan Jesus, al suo primo gol interista, anche per un'opposizione assai blanda di Brkic.Poco prima dell'intervallo l'ennesimo capolavoro di Di Natale, imbeccato da un colpo di tacco di Muriel che ha mandato in bambola Kuzmanovic e Alvarez, ha di fatto chiuso anzitempo il discorso.Non per l'Udinese però, visto che nella ripresa c'è stata gloria anche per Gabriel Silva, al suo primo gol in Serie A e per Muriel, sgusciato via nell'incomprensione tra Handanovic e Nagatomo. Tra i due gol friulani, su assist del rientrante Palacio, l'ultima rete stagionale dell'Inter, firmata da Tommaso Rocchi, che poco prima aveva centrato un palo. Risultato finale da Partita del Cuore. Per quest'anno, per fortuna, basta così."
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