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Lanciato da Mancini in Nazionale, Wilfried Gnonto ha vissuto giorni da grande protagonista. Ma adesso, come sottolinea Libero, il giocatore è 'scomparso' dai radar dei grandi club e non solo. "L’Italia - del pallone ma non solo - forse stufa di Covid e guerra, si è aggrappata morbosamente alla novità, ha trasformato un ragazzo semplice in personaggio pompandolo sui media e sui social, svelando di lui ogni dettaglio. Nel giro di pochi giorni Gnonto - il cui valore è schizzato da 4 a 12 milioni - è stato virtualmente venduto al Torino, al Sassuolo, alla Fiorentina, al Bologna, al Monza, all’Hoffenheim e al Friburgo. Tutte balle. Perché dopo due mesi Wilfried è ancora là, nella tranquilla Svizzera. E gioca ancora (ma non sempre dall’inizio) con lo Zurigo, che in campionato è partito male".
"Dall’Italia, invece, il silenzio. Nessuno cerca più più il baby azzurro, nessuno lo corteggia, nessuno lo vuole e le uniche voci di mercato, ora che il suo valore si è riabbassato a 9 milioni, riguardano solo Spagna e Olanda. Sedotto e abbandonato, ma perché? Costa troppo o non è bravo come abbiamo creduto? La verità, come sempre, sta in mezzo. Nel senso che Wilfried è giovane e veloce, vero, ma ha grossi limiti fisici e - per ora - di adattabilità. Certo, può migliorare perché è intelligente e serio, un ragazzo determinato che ha le idee chiare, ma non è un campione. Per questo i grandi club, soprattutto alle cifre chieste dallo Zurigo e in un mercato con pochi quattrini in circolazione, non si sono mossi e per questo, ai tempi, l’Inter che lo aveva nel settore giovanile scelse di non insistere quando si rifiutò di firmare il primo contratto professionistico".
(Libero)
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