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Pensare che ci hanno messo un po' per capire che il suo ruolo ideale è quello di difensore centrale. E' invece Diego Godin è diventato Diego Godin proprio in quel ruolo. L'ex capitano dell'Atletico Madrid è oggi un giocatore dell'Inter ma prima è stato l'avversario di due dei giocatori più forti di tutti i tempi: Ronaldo e Messi ovviamente. E nell'intervista concessa a Dazn gli hanno chiesto quali sono le difficoltà nell'affrontarli: «Il portoghese all'inizio ti affrontava, ti puntava molto di più nell'uno contro uno. Negli ultimi anni è diventato più un finalizzatore. Arriva bene in area avversaria. Ha un innato spirito competitivo, voglia di vincere e di fare male all'avversario. E arriva sempre in posti importanti, dove sa che può segnare molto», ha risposto l'uruguaiano.
-E cosa c'è di difficile nel marcare Messi? Tutto?
Messi è un giocatore meno prevedibile, non sai mai da che parte andrà, a destra o sinistra. Non sai mai come marcarlo davvero, non puoi dire 'faccio così e l'annullo'. No, altrimenti in questi anni non avrebbe segnato così tanto.
-E Suarez?
«Un 9 puro, un attaccante con grande capacità di segnare e un'ottima intelligenza emozionale.
-Il più complicato dei tre da marcare?
E' la solita domanda, è difficile. Ognuno ha le sue caratteristiche e ognuno ha tutto per fare bene. Non ne scelgo uno sono tutti e tre troppo forti.
(Fonte: DAZN)
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