Nella sfida di questa sera contro lo Spezia Inzaghi dovrebbe scegliere Dimarco e non Gosens sulla fascia sinistra. Nessuna bocciatura per il tedesco, ancora alla ricerca della migliore condizione.
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Gosens, l’Inter non ha dubbi e non ha fretta. Ma c’è un potenziale problema per Inzaghi
"L'Inter non ha dubbi su Robin Gosens, altrimenti non avrebbe appoggiato su di lui una fiche da 15 milioni più 10 di bonus che, in questi tempi di magra, assomiglia ad un all-in. E sarebbe intervenuta in estate, ingaggiando un esterno sinistro piuttosto che un destro come Bellanova. I dubbi sono di chi osserva da fuori e ha visto il Gosens nerazzurro lontano parente di quello atalantino: tornerà un uomo da 20 gol e 14 assist in due stagioni meritevole di maglia da titolare nella nazionale tedesca? L'Inter pensa di sì ma non ha fretta di avere ragione. Serve tempo e verrà concesso, anche perché i segnali in allenamento sono positivi. Manca solo il ritmo partita e la continuità che ha contraddistinto la carriera di Gosens, uno che più gioca, più entra in forma", spiega Libero.
"Racimolare minuti a discapito del Perisic della scorsa stagione era impossibile perché questi era all'apice del suo splendore mentre Robin era al minimo, in ripresa dopo cinque mesi di inattività. La fretta nel rivedere il miglior Gosens è quindi esterna all'Inter, figlia di una pretesa superficiale. Si cerca in Robin un nuovo Perisic solo perché l'Inter lo ha acquistato per raccoglierne l'eredità, ma sono due giocatori completamente diversi. Se Perisic era una fonte di duelli e di gioco, Gosens è un terminale. Se il croato portava l'Inter a sovraccaricare il lato sinistro, il tedesco si esalta quando la costruzione avviene sull'altra fascia. Ecco allora il potenziale problema dell'Inter, se così si può definire: Gosens e Dumfries sono simili, nessuno dei due è Perisic e entrambi avrebbero bisogno di quest'ultimo come dirimpettaio sulla corsia opposta", aggiunge il quotidiano.
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