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Governo, ultimatum alla Serie A: “Responsabilità, o si gioca a porte chiuse”

Governo, ultimatum alla Serie A: “Responsabilità, o si gioca a porte chiuse” - immagine 1

In Italia torna lo spettro degli stadi senza pubblico: ad oggi si gioca con capienza ridotta al 50%, ma non si escludono nuove normative

Fabio Alampi

In Italia torna lo spettro delle partite a porte chiuse: l'esplosione di contagi delle ultime settimane ha portato al rinvio di 4 delle 10 gare in programma quest'oggi e, dopo la riduzione della capienza degli stadi al 50%, non sono da escludere nuove normative. Come riporta il Corriere dello Sport, il Governo ha mandato un ultimatum alla Serie A:

"È stato un vero ultimatum, anche se pronunciato talmente a bassa voce che per il momento resterà chiuso nelle segrete stanze di Palazzo Chigi. Un ultimo appello per le società di calcio e per i loro tifosi: serve responsabilità totale, altrimenti il Governo reagirà con la misura paventata - ma non approvata - che ieri ha spaventato un po' tutti, cioè gli stadi nuovamente a porte chiuse.

Oggi le telecamere inquadreranno gli spalti riempiti a un massimo del 50% (decisione presa il 29 dicembre) e bisognerà sperare che dappertutto si rispettino le regole, cioè mascherina FFP2 ben indossata e disposizione "a scacchiera" sui seggiolini, occupando un posto sì e un posto no. Il premier Draghi non vuole più vedere assembramenti nelle curve e tifosi con il volto scoperto. Lo ha detto pubblicamente, ribadendo il concetto che le sanzioni stavolta saranno pesanti e immediate. L'ambiente calcistico, al netto della serietà dimostrata da Federazione e Leghe, viene considerato da diversi esponenti dell'Esecutivo un cattivo esempio per il Paese a causa del mancato rispetto delle regole".

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