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Gravillon: “Inter, che emozione la Prima Squadra! A Doha mi tremavano le gambe”

Gravillon: “Inter, che emozione la Prima Squadra! A Doha mi tremavano le gambe” - immagine 1

L'ex difensore nerazzurro, oggi in forza al Reims, ricorsa i momenti principali della sua avventura interista

Fabio Alampi

Andreaw Gravillon, ex difensore del settore giovanile dell'Inter e oggi punto di forza del Reims (formazione di Ligue 1), ha voluto ricordare la sua esperienza in nerazzurro: "Nel 2014 sono stato invitato a un provino organizzato dall'Inter a Blanc-Mesnil. Un evento che riuniva quasi 70 giocatori da tutta la Francia. Quel giorno mi sono detto che se avessi dato il 100% forse avrei avuto la possibilità di andare in Italia. Era una piccola possibilità, ma dovevo provarci. Mio padre mi disse: "L'unica cosa che devi fare è contare il numero degli errori che fai. Se ne fai più di 3, è finita". La sera stessa, Mohamed Chacha, allenatore delle giovanili dell'Inter, entrò in contatto con la mia famiglia. Non è stato troppo complicato partire. Ho i miei amici e la mia famiglia in Francia, ma so che saranno ancora lì quando tornerò. Voglio guadagnarmi da vivere con il calcio, quindi deicido di partire da solo".

All'inizio, per problemi burocratici, Gravillon fu costretto a trascorrere i primi sei mesi della stagione lontano dal campo: si allena durante la settimana e guarda le partite dei suoi compagni di squadra nei fine settimana dagli spalti. "È stato un periodo complicato. Mi sono abbattuto molto rapidamente e ho chiamato il mio vecchio allenatore, dicendogli che voglio tornare a casa. Per fortuna lui e mio padre hanno trovato le parole giuste per sostenermi e spingermi a continuare la mia avventura".

Dopo le difficoltà iniziali arrivò la scalata fino alla Prima Squadra: "Un giorno di novembre, ho ricevuto un messaggio WhatsApp che diceva "Gruppo DOHA". Ero stato convocato dal tecnico Mancini per un ritiro in Qatar, dove avremmo incontrato Paris Saint-Germain e Milan. Ho chiamato subito mio padre per farglielo sapere. Era incredibile quello che stava succedendo, non potevo crederci! Durante la partita contro il PSG ero in panchina, erano entrati tutti tranne me. Ma all'83' sento gridare "Andreaw!". Mi giro, vedo che mi stanno facendo grandi gesti per prepararmi. Quando sono salito sul prato, le mie gambe tremavano. Nella mia testa stavo sognando. Ero così eccitato che dopo un minuto ho preso un cartellino giallo. È stata una prima volta incredibile. Ti ritrovi a giocare contro grandi giocatori internazionali quando non ero ancora maggiorenne. Ne conserverò dei ricordi meravigliosi".

(stade-de-reims.com)

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