Intervenuto ai microfoni di SportMediaset, Gabriele Gravina, presidente della Figc, ha parlato così in vista della riunione con l'Uefa di martedì 17 marzo rendendo chiara l'idea della Federcalcio: "Noi cercheremo di arrivare alla fine del campionato perché riteniamo sia corretto e giusto dare un'esatta definizione a tanti impegni e investimenti delle nostre società. C'è una discriminante legata alla presenza dell'Europeo, un evento per il quale la nostra organizzazione ha investito tantissime energie. Martedì affronteremo questo tema: la nostra è una posizione chiara. Riteniamo che il principio della tutela della salute è primario. L'Italia è due settimane avanti ad altre nazioni sull'esplosione della pandemia: quello che noi programmiamo oggi, per gli altri sarà complicato perché non hanno l'esatta dimensione di quello che stiamo vivendo. Proporremo all'Uefa di soprassedere alla disputa dell'Europeo".
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Gravina: “Uefa? La nostra linea sarà questa. Serie A? Abbiamo un auspicio e una deadline”
Le parole del presidente della Figc
Quando ricominciare il campionato?
"L'auspicio è riprendere a maggio, dobbiamo lavorare su quest'ipotesi senza dimenticare che abbiamo anche altri campionati. Non dobbiamo trascurare l'idea del completamento delle competizioni europee: dobbiamo inserire anche queste date. La deadline che abbiamo ipotizzato è il 30 giugno: non escluderei, con l'ipotesi di modifiche o adozione di provvedimenti urgenti, di avere una proroga per sforare oltre il 30 giugno".
Gli atleti devono allenarsi?
"Se parliamo di proiettare il campionato a maggio, dico di lasciarli stare a casa. Hanno bisogno di recuperare le energie psicologiche. Lasciamoli stare con le loro famiglie: la tutela della salute è primaria".
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