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Gabriele Gravina, presidente della FIGC, in occasione della presentazione delle politiche di valorizzazione dei giovani della Lega B guidata da Mauro Balata, è tornato a parlare delle vie d'uscita per i problemi che attanagliano il calcio italiano.
Queste le sue considerazioni: "Le regole per favorire i giovani calciatori nella Lega A già esistono, ma è ancora poco rispetto ad altre realtà a livello internazionale. Leggo che la politica si interessa molto al Calcio italiano, ma al di là delle pacche sulle spalle l'11 luglio (dopo la vittoria agli Europei, ndr) ci farebbe piacere qualche provvedimento coerente con lo sviluppo del Calcio italiano. La norma del decreto crescita dobbiamo calarla nella realtà del mondo del Calcio. Avvengono distonie nel nostro mondo che non possiamo più accettare. Spero che ogni protagonista nel proprio ambito possa assumersi le proprie responsabilità", evidenzia il numero uno del Calcio italiano. Gravina osserva come "in molte società di provincia della Serie A in campo ci sono solo stranieri e questo mi fa preoccupare"
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